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Espulsi due tunisini “per sicurezza dello Stato”: avevano contatti con Anis Amri

Uno dei due espulsi, un uomo di 47 anni senza fissa dimora, era intestatario di una utenza telefonica che è risultata tra i contatti di Anis Amri, l’attentatore del mercatino di Natale di Berlino.
A cura di Enrico Tata
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"Oggi sono state eseguite due espulsioni per motivi di sicurezza dello Stato", ha comunicato il ministero degli Interni. Il provvedimento riguarda due cittadini tunisini che, stando a quanto ricostruito dagli investigatori, avrebbero avuto contatti con Anis Amri, l'attentatore del mercato di Natale di Berlino fermato e ucciso alle porte di Milano, alla stazione di Sesto San Giovanni, mentre cercava di scappare dalla Germania.

Uno dei due espulsi, un uomo di 47 anni senza fissa dimora, era intestatario di una utenza telefonica che è risultata tra i contatti di Amri. Il secondo è un 34enne "segnalato – sottolinea il Viminale – dai servizi di intelligence nell'ambito del monitoraggio della comunità islamica della provincia di Perugia, quale elemento di orientamento radicale facente parte di un sodalizio di spacciatori tunisini, operanti nel capoluogo umbro, legati ad altro connazionale già espulso dal territorio nazionale per motivi di sicurezza dello Stato il 14 maggio 2015".

Con i due espulsi di oggi salgono "a 147 – spiega ancora il Viminale – i soggetti gravitanti in ambienti dell'estremismo religioso espulsi con accompagnamento alla frontiera dal gennaio 2015 ad oggi, di questi, 15 eseguiti nel 2017".

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