Esplosione in via Brioschi, per gli psichiatri Pellicanò ha un disturbo mentale
Gli psichiatri hanno riconosciuto a Giuseppe Pellicanò un "vizio parziale di mente". Questo significa che il pubblicitario che, nella notte tra l'11 e il 12 giugno scorso, ha fatto esplodere la palazzina di via Brioschi, non ha una incapacità totale di intendere e di volere, ma comunque ha un disturbo mentale e quindi, se riconosciuto al processo, potrà avere uno sconto sulla pena. Pellicanò ha già confessato davanti al giudice di aver svitato il tubo del gas nel suo appartamento causando la morte dell'ex compagna Micaela e di una coppia di giovani vicini, Chiara e Riccardo. Ferite gravemente anche le due figlie della coppia di 7 e 11 anni. Aveva aggiunto, però, di ricordare poco quello che aveva fatto anche a causa degli psicofarmaci per ansia e insonnia che prendeva abitualmente per la depressione dopo la separazione dalla compagna morta nell'esplosione.
Lo scorso settembre il gip Giusi Barbara ha accolto la richiesta di perizia psichiatrica presentata dal pm Elio Ramondini. Della valutazione sulla capacità di intendere e di volere di Pellicanò si è occupata la professoressa di Criminologia Isabella Merzagora, lo psichiatra Franco Martelli e un neurologo.