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Emergenza migranti, centri al collasso: profughi trasferiti al Palasharp

Continua ad aumentare il numero di arrivi nella città lombarda. Per questo il Comune ha deciso di trasferire 50 migranti nel tendone di fronte il Palasharp, in zona Lampugnano, dove la comunità islamica si riunisce il venerdì sera per la consueta preghiera. L’assistenza sarà fornita dai City Angels.
A cura di Ida Artiaco
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Continua l'emergenza migranti a Milano. Gli arrivi nella città lombarda sono sempre più numerosi e le strutture di accoglienza sono ormai al collasso. Per questo il Comune si è deciso ad intervenire trovando ai profughi una nuova sistemazione: da lunedì 19 settembre cinquanta persone, ma si potrebbe arrivare anche a cento, saranno ospitate nel tendone di fronte al Palasharp, in zona Lampugnano, dove tutti i venerdì sera la comunità islamica milanese si riunisce per pregare. Entreranno la sera, usciranno la mattina e il venerdì porteranno via tutta la loro roba per permettere ai musulmani di svolgere le loro attività.

Saranno i City Angels ad occuparsi dell'assistenza ai migranti. La comunità islamica ha immediatamente dato la propria disponibilità alla condivisione momentanea dello spazio. Si tratterebbe, infatti, di una soluzione temporanea, da mantenere soltanto per qualche settimana, anche se non c'è un termine preciso. La decisione si è resa necessaria per fronteggiare il sempre più alto numero di arrivi in una città dove i centri di accoglienza comunale non possono più ospitare nessuno perché stracolmi. All'hub della Stazione centrale gestito dalla Fondazione Arca, a fronte dei poco più di 100 posti sono stati ospitati negli ultimi giorni più di 600 profughi. Per l'accoglienza sono stati sfruttati anche tre spazi, ex magazzini per le merci, messi a disposizione da Grandi Stazioni, ma tutti sono in sovrannumero.

"Siamo già all’opera per rimettere a posto una struttura che non utilizziamo da due anni, quando al Palasharp furono ospitati numerosi cittadini siriani in fuga dal Medio Oriente – ha dichiarato Mario Furlan, fondatore dei City Angels –. Lunedì saremo sicuramente pronti a partire. A dare una mano, ci sono anche alcuni richiedenti asilo che ospitiamo nella nostra sede di via Pollini: abbiamo chiesto la loro disponibilità e hanno accettato subito".

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