È scontro tra Sala e Salvini: “Il sindaco si dedichi alla città”. “Lavorare? Vale anche per lui”
"Se io fossi sindaco di Milano avrei tanto tempo da dedicare alla mia Milano, poi faccia pure politica, siamo in democrazia. Io penso di fare bene il ministro dell'Interno e ho voglia di farlo ancora a lungo", sono queste le parole di riposta del ministro dell'Interno Matteo Salvini al sindaco di Milano Beppe Sala. Solo oggi il primo cittadini infatti aveva attaccato il segretario della Lega su diverse questioni, che riguardano in particolare le politiche migratorie, sottolineando poi che "Salvini si può battere". Appunti ai quali il vicepremier ha risposto invitando il sindaco a interessarsi maggiormente alla propria città e dunque meno alla politica.
Scintille tra Sala e Salvini, il vicepremier: Gli italiani stanno premiando noi e non il Pd
Sala ha nuovamente risposto, sempre a distanza, sull'invito a lavorare di Salvini: "Questo vale anche per lui: ho visto Salvini anche pochi giorni fa parlare in tv dei risultati del Cipe e di tutta una serie di iniziative che con il ministero dell'Interno c'entrano poco. Ma questa è la politica". Si tratta dell'ennesimo scontro a distanza tra i due che spesso ruotano intorno al tema di Milano e alle modalità di gestione della città, verso la quale il ministro degli Interni non ha mai nascosto interesse. La Lega sembra infatti essere intenzionata a proporsi alle prossime elezioni previste per il 2021: "Gli italiani stanno premiando noi e non il Pd. Poi, da milanese, spero sempre il meglio per la mia città e alcuni problemini ci sono", ha chiuso Salvini che ha poi fatto l'in bocca al lupo al sindaco di Milano.