Due giovani su tre tollerano la corruzione. La Corte dei Conti: “Sconfortante”

Due giovani su tre tollerano la corruzione. È questo il risultato emerso dai questionari distribuiti in diversi licei milanesi, relativi alla percezione della corruzione tra i giovani. Un risultato sconfortante, come ha dichiarato Claudio Galtieri, presidente della Corte dei Conti della regione Lombardia: "Sono stato coinvolto in un questionario diffuso nei licei milanesi per valutare la percezione della corruzione tra i giovani. I risultati sono sconfortanti. È emerso che due ragazzi su tre mostravano sensibilità verso comportamenti anomali nello sport, ma erano molto tolleranti nei rapporti tra imprenditori e pubblici poteri". Per Galtieri, la colpa è di "certi cattivi comportamenti" che, per osmosi, si propagano ai ragazzi "dalle famiglie al contesto sociale e alla scuola. L'educazione diventa fondamentale – ha proseguito Galtieri – per far capire che, al di là degli slogan, nel violare il principio di correttezza e legalità si generano effetti negativi che subiscono tutti. Il risultato è che i migliori vengono scavalcati dai peggiori, sia a livello individuale che tra le imprese".
Insomma, degli esiti non troppo felici, a dimostrazione di un pensiero molto spesso distorto dei giovani di oggi riguardo alla società e al buon vivere. Proprio come dimostravano i dati relativi ad alcuni questionari, relativi al 2014, questa volta somministrati nell'ambito dei corsi di educazione alla legalità promossi dall'Ordine degli avvocati di Milano. Tra i ragazzi milanesi interpellati, emerge infatti l'idea di una legge "uguale per tutti ma che vale per pochi", secondo il 28 per cento, o che va rispettata ma soltanto "quando è giusta", per il 26 per cento.