Dopava gli animali per aumentare la produzione di latte: arrestato veterinario

Centinaia di animali dopati e 80mila litri di latte contaminato: è questo il risultato drammatico emerso a seguito delle perquisizioni dei carabinieri del Nas, in diversi allevamenti italiani. innumerevoli quantità di farmaci veterinari illeciti, privi di prescrizione e registrazione, venivano infatti somministrati ai bovini, allo scopo di aumentare la produzione del latte fino al 20% in più. In particolar modo, dopo un'indagine avviata lo scorso aprile dai Nuclei anti sofisticazione dei carabinieri di Cremona, è stato scovato e in seguito smascherato un giro illecito di somatotropina bovina, un farmaco transitato da paesi extra europei, poichè oggi non consentito in Italia, avente come funzione principale quella di stimolare lo sviluppo dell'organismo umano, promuovendo l'accrescimento delle cellule di quasi tutti i tessuti corporei e in grado quindi di potenziare le prestazioni delle bestie, e venduto in flaconi e siringhe a moltissimi allevatori, assieme ad altri farmaci sempre provenienti dal mercato nero.
Le perquisizioni, coordinate dal Pm di Brescia Ambrogio Cassiani, sono state effettuate dai militari all'interno delle aziende commerciali e zootecniche di Cremona, Bergamo, Mantova, Verona, Brescia, Ragusa, Piacenza e Rovigo, dove sono stati trovati in toto 55 chili di sostante illegali, che hanno portato al sequestro di 16 allevamenti e più di 4000 animali. Gli uomini coinvolti nel giro illecito, sono risultati essere un veterinario, trovato in possesso di ben due quintali di somatotropina e di 20 chili di antibiotici sempre non a norma, assieme ad altri sette professionisti, adesso indagati con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata al commercio e alla somministrazione di medicinali veterinari dalla provenienza sconosciuta e illecita.