Donna vittima di revenge porn, la procura di Brescia attenziona 10 persone per diffusione video
Ci sono sviluppi nel caso legato al revenge porn dello scorso febbraio che ha visto come vittima una donna di 40 anni di Brescia. Allora, vennero diffusi sul web filmati hard privati che in pochissimo tempo finirono su un gran numero di cellulari, pare anche di alcuni esponenti delle forze dell'ordine.
Dieci persone attenzionate dalla procura di Brescia
Ora, si è scoperto che quei video sarebbero stai condivisi in prima battuta dall'ex fidanzato della donna che, dopo averli ricevuti, li avrebbe mandati a terzi. Da lì, la diffusione su migliaia di chat e gruppi Whatsapp. La procura di Brescia – come riportato da Il Giornale di Brescia – ha stilato una lista di circa una decina di persone presunte responsabili di aver contribuito maggiormente alla condivisione dei filmini privati della 40enne vittima di revenge porn. Quando scoppiò il caso, la procura aveva iscritto tre persone nella lista degli indagati.
La donna licenziata a causa dei video pubblicati
L'incubo della donna iniziò lo scorso febbraio quando si imbatté in alcuni suoi video hard privati distribuiti sul web. Tra chat e siti specializzati, il suo volto divenne pubblico. Tanto da indurre l'azienda per la quale lavorava a licenziarla per "danno di immagine". Tale gesto era stato giustificato dal datore di lavoro della donna in quanto necessario perché quotidianamente l'azienda riceveva chiamate da parte di uomini che desideravano incontrare la donna, "senza far riferimento alla problematica da affrontare e senza lasciar recapito telefonico".