Da atleta di Biathlon alla carrozzina, la storia di Einar: “Così torno a camminare”

Einar Carrara aveva 21 anni quando un brutto incidente sul lavoro l'ha costretto a vivere sulla sedia a rotelle. Era il 10 dicembre 2014: lui, che di mestiere faceva il taglialegna, è rimasto bloccato per ore schiacciato dal tronco di un albero, che l'ha colpito all'altezza della vertebra D8. Dopo un periodo di coma e una grave lesione midollare, è cominciata però la parte più difficile, e cioè la vita in carrozzina, per la quale ha dovuto abbandonare tutto, soprattutto la sua carriera nel Biathlon, di cui era considerato una promessa. Presto, però potrà ritornare a camminare grazie ad un esoscheletro.
È stato proprio Einar, che vive a Serino (BG), a raccontare la sua storia e le sue speranze alle telecamere di Fanpage.it. "Nei prossimi giorni sarà al centro Inail di Budrio, in provincia di Bologna, per l'addestramento con l'esoscheletro. Dopo aver confermato la mia idoneità al programma, mi renderanno autonomo nel montarlo da solo e così potrò iniziare di nuovo a camminare". L'impresa è riuscita anche e soprattutto grazie alla solidarietà di quanti sono stati colpiti dalla sua esperienza e hanno deciso di donare online alla sua famiglia il denaro necessario per sostenere le spese delle cure riabilitative.
"Nessuno mi ha garantito che andrà tutto bene – ha concluso l'ex atleta – ma io non mollo finché non cammino. Dopo questa esperienza ho imparato ad apprezzare le piccole cose e sono convinto di una cosa, che la vita è una cosa meravigliosa. Perché dopo un danno così ti fai due domande su ciò che è veramente importante e su ciò che è inutile e sciocco".