Crollo del cavalcavia ad Annone Brianza: chiesto il processo per cinque dei sei indagati
La Procura di Lecco ha chiesto il rinvio a giudizio per cinque dei sei indagati per il crollo del ponte di Annone Brianza, in provincia di Lecco, avvenuto il 28 ottobre del 2016. Ci fu una vittima, il 65enne Claudio Bertini, residente a Civate, in provincia di Lecco mentre altre sei persone rimasero ferite.
Le ipotesi di reato sono di omicidio colposo e disastro colposo
I cinque sono indagati per omicidio colposo e disastro colposo: si tratta di Angelo Valsecchi e Andrea Sesana, il dirigente e il tecnico del settore viabilità della Provincia di Lecco, Giovanni Salvatore, dirigente Anas all'epoca dei fatti responsabile della statale 36, Silvia Garbelli, responsabile dell'ufficio pianificazione e grandi infrastrutture della Provincia di Bergamo e Roberto Torresan, professionista di Busto Arsizio, che ha effettuato studi per la manutenzione dei ponti per conto di Anas, tra cui quello di Annone Brianza. Per il sesto indagato, Eugenio Ferraris, dirigente della Provincia di Bergamo è stata invece chiesta l'archiviazione. Diverse le parti offese: la famiglia della vittima, le sei persone ferite, Anas e Provincia di Lecco, l'impresa di autotrasporto Nicoli di Bergamo e il Codacons.
Il crollo del ponte al passaggio del tir
Il crollo del ponte avvenne al passaggio di un tir che stava viaggiando con un trasporto eccezionale, un carico di bobine d’acciaio: un peso eccessivo che il ponte non riuscì a tenere, finendo per crollare sula strada statale 36. Anche il camion precipitò insieme alla campata centrale del cavalcavia, staccatasi in blocco: quattro le auto che finirono per essere schiacciate dal tir e dal cemento del cavalcavia, fra cui quella in cui si trovava il 65enne Claudio Bertini, morto sul colpo.