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Croce rossa di Monza sul terremoto: “Ecco perché è meglio non inviare aiuti non richiesti”

Anche l’eccesso di aiuti, o le donazioni male organizzate, possono costituire un problema per chi sta cercando di assistere le popolazioni terremotate del Centro Italia. La Croce rossa di Monza ha spiegato le ragioni in una nota, che illustra alcune delle procedure seguite dai volontari che stanno assistendo i terremotati.
A cura di F.L.
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Uno dei magazzini nelle zone del sisma
Uno dei magazzini nelle zone del sisma

Anche l'eccesso di aiuti, o le donazioni male organizzate, possono costituire un problema. Il tema è già emerso con forza in questi giorni, dopo il devastante terremoto in Centro Italia. Segno, c'è da dire, che da tutto il Paese è partita un'ondata di solidarietà che comunque scalda il cuore. Adesso però il comitato della Croce rossa di Monza ha diffuso una nota nella quale spiega perché occorre evitare di mandare verso le zone colpite dal terremoto "aiuti non richiesti o male organizzati".

In primo luogo si rischia di occupare spazio in magazzino con beni che al momento non sono necessari o, ad esempio, si può rischiare di mandare quantità eccessive di un bene mentre ne scarseggiano molte di altri. Esemplificativa una foto allegata alla nota (la vedete in alto), che mostra uno dei magazzini allestiti nelle zone colpite dal sisma, completamente saturo di scatoloni.

Inoltre, ricorda la Croce rossa monzese, lo stoccaggio degli aiuti deve seguire regole ben precise, ad esempio per le scadenze: quando si ricevono in gran numero prodotti simili, come ad esempio scatole di pasta, e sono tutte prodotte in date diverse, lo stoccaggio diventa un problema, visto che i beni vengono immagazzinati in scatoloni il cui contenuto scade in date simili. In aggiunta, quando si stoccano scatoloni misti, di cui non si conosce il contenuto, il tempo richiesto per l'operazione è molto più lungo.

La Croce rossa italiana fin dalle prime ore del terremoto è entrata in contatto con molte aziende che stanno donando grandi quantità di beni, in maniera da facilitare la logistica ed evitare di togliere risorse (umane, principalmente) preziose allo svolgimento di altri lavori. Quando sarà il momento opportuno, la Cri afferma che "diramerà specifici comunicati stampa contenti le indicazioni per la raccolta dei prodotti più necessari".

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