Cremona, studente bocciato in prima media: giudici accolgono ricorso del padre e lo promuovono
È stato bocciato in prima media dai suoi professori, ma poi i giudici lo hanno promosso, con riserva, in seconda. Il protagonista del caso è uno studente cremonese, che ora potrà decidere di frequentare le lezioni in seconda, anche se le lezioni sono già iniziate da due mesi. Il Consiglio di Stato ha infatti accolto il ricorso presentato dal legale del padre dell'alunno, contro il Miur e la scuola. Già in primo grado il Tar di Brescia aveva dato ragione alla famiglia dello studente.
Studente non ammesso in seconda media viene promosso dal Consiglio di Stato
L'ordinanza della sesta sezione del Consiglio di Stato sancisce di fatto come principio che di fatto non è giuridicamente possibile bocciare in prima media. Più precisamente, è sbagliato farlo per ragioni legale al rendimento scolastico e al livello di apprendimento raggiunto. "L’ammissione alla classe successiva nella scuola secondaria di primo grado (in base agli articoli 1 e 6 del Decreto legislativo 13 aprile 2017 n. 62, ed alla circolare n. 1865 del 10.10.2017) deve fondarsi su un giudizio che faccia riferimento unitario e complessivo a periodi più ampi rispetto al singolo anno scolastico – scrivono i giudici, secondo quanto riportato da La Provincia di Cremona – anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline".
"Sbagliato bocciare in base a un anno"
Non è la prima volta che i giudici amministrativi ribaltano una bocciatura alle scuole medie. Un anno fa il Consiglio di Stato si era espresso in modo analogo nel caso di uno studente di Scandiano, nella provincia di Reggio Emilia, esprimendosi a favore del giovane che secondo i suoi insegnanti avrebbe dovuto ripetere l’anno scolastico. Secondo i giudici anche allora andava considerata la difficoltà di passaggio dalle scuole elementari alle scuole medie e il profitto dello studente doveva essere valutato su base biennale.