"Desirée come Pamela l'immigrazione uccide". Questo il testo dello striscione appeso nella notte vicino all'ingresso della Casa dell'Accoglienza di Cremona, che propio in questi giorni di appresta a festeggiare i suoi trent'anni di attività. Il riferimento ovviamente è allo stupro e all'omicidio di Desirée Mariottini, avvenuto a Roma lo scorso 19 ottobre e per il quale sono stati fermati quattro cittadini stranieri, e del caso analogo di Pamela Mastropietro. "Sono venuti, l'hanno appeso e se ne sono andati – ha spiegato don Antonio Pezzetti, direttore della struttura per nulla intimidito da quanto accaduto – Fatti del genere non meritano commenti".
"Un atto vile di chiara matrice razzista che descrive la disumana ignoranza di una società in cui non ci riconosciamo. Esprimo con queste prime parole la mia condanna a questo gesto inaccettabile in un Paese civile che voglia essere minimamente democratico", così invece in una nota il Partito democratico di Cremona.