Cremona, presepe della discordia: inizia l’allestimento tra le polemiche
Non si fermano le polemiche sul presepe della discordia di Cremona, dopo la decisione del nuovo cappellano del cimitero di non allestirlo per "rispetto delle altre confessioni". Una decisione che ha mandato su tutte le furie tanti cittadini ed esponenti politici, in particolare della Lega. Alla fine don Sante Braggié, il nuovo cappellano, ha fatto marcia indietro e i servizi cimiteriali hanno iniziato a montarlo: "Mi hanno chiamato perfino da Dubai, alcuni amici, per avere notizie sul presepe. Ho risposto che finalmente tutto si è risolto ed anche per questo Natale ci sarà. Certo in una collocazione diversa e più sicura e visibile rispetto agli anni scorsi". Soddisfatto soprattutto l'ex cappellano don Oreste Mori che per primo aveva sollevato il caso: "Tutto è bene quel che finisce bene".
Sull'episodio si era espressa l'assessore comunale Rosita Viola, che aveva voluto incontrare il parroco a nome di tutta l'amministrazione: "Basta strumentalizzare il presepe, che non à ne' di destra ne' di sinistra. Non puo' essere strumentalizzato per propaganda politica. Occorre rispettarlo nel suo pieno significato ancor prima di allestirlo e rispettare anche un luogo sensibile e sacro qual'è il cimitero, che non è bene privato o di pochissimi amici, tanto meno palcoscenico di visibilita'. Basta strumentalizzazioni. Lasciate in pace il presepe e buon Natale a tutti".