Cremona, picchia la moglie davanti al figlio piccolo: divieto di avvicinamento per un 25enne
Ripetute violenze fisiche e verbali nei confronti della moglie. È questa l'accusa rivolta a un giovane di 25 anni della provincia di Cremona indagato per maltrattamenti e lesioni. La procura, nella giornata di lunedì 16 settembre, ha disposto il divieto di avvicinamento alla compagna. Un provvedimento notificato dalla squadra mobile della polizia di Stato, che stava già monitorando la situazione da diversi mesi. Gli investigatori da un anno circa erano sulle tracce del marito violento: un 25enne di origini albanesi che usava violenza contro la moglie. Gli episodi di prepotenze si ripetevano con scadenza regolare da diverso tempo: stando alle prime ricostruzioni, l'uomo non si risparmiava nemmeno davanti al figlio minorenne. In diverse circostanze aveva picchiato la moglie in presenza del bambino, aggredendola fisicamente e minacciandola di morte.
Botte e insulti alla moglie: un 25enne allontanato dalla famiglia
A causa dei soprusi reiterati subìto dal marito, la donna aveva deciso di abbandonare il tetto coniugale, trasferendosi insieme al figlio per scappare dal clima di violenza che ormai si era instaurato in famiglia. Percosse e intimidazioni psicologiche: erano questi i comportamenti abituali dell'uomo, che hanno giustamente portato la procura a disporre il divieto di avvicinamento. Una situazione davvero intollerabile per la moglie, che in una circostanza è stata anche strattonata per i capelli e bloccata con la forza al suolo fino a farle mancare il respiro.
Il marito violento aveva ripreso a perseguitare la donna al rientro dalle vacanze
Il 25enne era rientrato da poco dalle vacanze in Albania ed era tornato a vessare la donna con insistenza. Le continue angherie dell'uomo sono all'origine dell'intensificarsi delle indagini condotte dai poliziotti della sezione reati contro la persona. Il lavoro delle forze dell'ordine ha portato al divieto di avvicinamento disposto dalla procura della Repubblica di Cremona. Un provvedimento che prescrive all'imputato di non avvicinarsi a luoghi determinati, abitualmente frequentati dalla persona offesa. Il senso è quello di mantenere una determinata distanza da tali luoghi o dalla persona offesa.