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Cremona, espulso 22enne kosovaro. Sui social: “Pronto a sacrificarmi per il profeta”

Resim Kastrati, kosovaro di 22 anni, residente a Pozzaglio, nel Cremonese, è stato espulso dall’Italia. Il giovane si era detto più volte sui social intenzionato a “sacrificarsi in nome del profeta”, dopo gli attentati di Parigi, e per questo è stato considerato una minaccia per lo Stato italiano.
A cura di Federica Gullace
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Resim Kastrati, alias Obeidullah, un 22enne kosovaro residente a Pozzaglio, in provincia di Cremona, è stato espulso dall’Italia. A seguito di quanto accaduto a Parigi, dopo la strage al magazine satirico Charlie Hebdo, il giovane aveva più volte dichiarato sui social network: "Sono pronto a sacrificarmi in nome del profeta". Ragione, questa per cui il Viminale ha considerato la sua presenza “Una minaccia per la sicurezza dello Stato”, e per cui il giudice di pace Gaetano Lecce ha quindi convalidato il decreto di espulsione con accompagnamento alla frontiera, firmato dal ministro dell’Interno Angelino Alfano.

Come ha raccontato la Provincia di Cremona, Kastrati, durante l’udienza, ha respinto tutte le accuse nei suoi confronti, ma senza convincere il giudice: il ragazzo infatti, un macellaio disoccupato, era in evidente "condizione di reperire personalmente documenti contraffatti, armi da fuoco e materiali hi-tech di vario genere, di provenienza illecita, pur di raggiungere gli scenari di combattimento".

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