Cremona, ai distributori automatici alcol in barba ai divieti. E nessun controllo
Cremona, sabato sera, movida, alcol bandito ai minori di diciotto anni. Per legge. Esistono tuttavia delle tattiche per aggirare l'ostacolo. E così, anche chi non ha ancora compiuto il diciottesimo anno di età ha la possibilità di acquistare una, due, tre birre e condividerle con gli amici. Il come è presto detto. Se i bar e gli esercizi commerciali, sottoposti a rigidi controlli sulla somministrazione di bevande alcoliche ai minori, sono tenuti a richiedere la carta di identità, ci sono dei distributori automatici (almeno uno) che erogano alcolici senza alcun tipo di verifica sull'età.
Siamo nella città lombarda, è quasi sera. Sul distributore automatico, che dopo una segnalazione abbiamo deciso di testare, campeggia un avvertimento: "La macchina può contenere prodotti riservati ai maggiori di anni diciotto. Per proseguire, inserire a destra uno dei documenti mostrati sotto". Sotto, appunto, il fac simile della tessera sanitaria. Apriamo il portafoglio e ci prepariamo a inserirla nel lettore. Inseriamo il denaro richiesto – quasi due euro per una bottiglia di birra in vetro -, selezioniamo il prodotto e – sorpresa – questo ci viene erogato senza la richiesta di alcun documento. A distanza di due giorni abbiamo ripetuto l'esperimento. I risultati non sono cambiati. E tra i commercianti e titolari dei bar nel centro città scoppia la rabbia.
"Se vengo sorpreso a vendere un alcolico a un minore di diciott'anni mi guadagno una multa salatissima – dichiara a Fanpage.it un commerciante -. Fa male e soprattutto infastidisce sapere che esistono delle scorciatoie che altro non fanno che aggirare i divieti per guadagnare pochi soldi". E poi l'auspicio: "Spero che si tratti di un errore, che chi di dovere risolva la situazione. Probabilmente nessun genitore è al corrente che, con questa facile e comoda strategia, i loro figli possono procurarsi alcol a fiumi". Che abbiano diciassette anni, come che ne abbiano dieci.