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Corsico, dopo le polemiche il sindaco propone un fondo mensa per chi non può pagarla

Il sindaco aveva deciso di sospendere il servizio pranzo ai figli di tutti coloro che non corrispondevano quanto dovuto alle casse del Comune. Per evitare che i furbi si confondano con coloro che davvero non possono pagare, il primo cittadino ha deciso di istituire un fondo speciale.
A cura di Enrico Tata
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Un fondo speciale per coloro che non possono permettersi di pagare la mensa scolastica. Il sindaco di Corsico risponde così alle polemiche nate dopo la sua decisione di sospendere il servizio pranzo ai figli di tutti coloro che non corrispondevano quanto dovuto alle casse del Comune.  Il sindaco, spiega una nota, pur "mantenendo la linea dura nei confronti dei furbetti, lancia una proposta: l'apertura di un conto corrente ‘Pro mensa – I bambini non si toccano'". A Corsico il servizio mensa costa 2,3 milioni all'anno e la tariffa per ogni famiglia va da due a sei euro a seconda dell'Isee, vale a dire da 40 a 120 euro mensili per garantire oltre 2400 pasti al giorno. Secondo il sindaco, il provvedimento di sospensione per i morosi ha funzionato: le famiglie che non pagano sono passate in pochi giorni da 480 a 144.

"Credo – dice il primo cittadino – che ci siano doveri imprescindibili se si vuole garantire la convivenza civile. E chi fa moralismi, accusandomi di prendermela con i bambini, non conosce bene la situazione e, naturalmente, non è in grado di proporre soluzioni concrete e quindi attuabili affinché i diritti, anche quelli dei più piccoli, siano rispettati appieno, primi fra tutti dai genitori. Quando ho precisato che è stato accumulato un debito di 1.227.000 euro, non ho mai parlato di buco di bilancio, ma solo di versamenti dovuti e non regolarizzati per un importo troppo alto per un Comune come il nostro". Per evitare che i furbi si confondano con coloro che hanno davvero bisogno, il sindaco ha perciò istituito questo fondo speciale: "Il provvedimento di sospensione del servizio è stato assunto dopo aver tentato tutte le strade possibili, senza alcun esito. I furbetti continuavano a non pagare. Ci sono, mi rendo conto, delle situazioni limite. Per loro, una volta verificata attentamente la reale situazione, intendo intervenire, anche di tasca mia, senza quindi provocare un danno erariale al Comune o creare discriminazioni", ha spiegato il sindaco Filippo Errante. Il primo versamento sul contocorrente speciale verrà fatto dal primo cittadino e i suoi assessori, "però chiunque potrà dare il suo contributo e versare qualcosa".

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