Coronavirus, primi pazienti in quarantena all’hotel Michelangelo, ora Milano cerca altre strutture
Sono arrivati all'hotel Michelangelo di Milano i primi pazienti con covid-19 che trascorreranno la quarantena nella struttura privata di accoglienza di piazza Luigi di Savoia. Fino al 30 maggio l’hotel a 4 stelle, messo a disposizione grazie a un accordo tra il Comune di Milano e il Gruppo Finleonardo, diventa un centro per le persone positive al coronavirus che alloggeranno nelle 290 stanze distribuite su due corpi di fabbrica, uno di 4 e l’altro di 17 piani. I primi 30 cittadini che non hanno spazi adatti a casa per isolarsi sono stati accolti nella giornata di lunedì.
Milano, pronto l'hotel 4 stelle per accogliere i pazienti covid in isolamento
Il Comune di Milano gestirà la struttura garantendo gli interventi di pulizia, lavaggio e sostituzione biancheria, la fornitura dei pasti in monoporzione termosaldata tramite Milano Ristorazione, la manutenzione ordinaria e la sanificazione. La Protezione Civile Nazionale rimborserà le spese sostenute. La parte medica sarà gestita da Ats Milano Metropolitana e Asst Milano Nord che garantiranno per ciascun paziente ospitato la sorveglianza sanitaria e il controllo dell’attuazione da parte del paziente delle prescrizioni mediche per tutto il periodo di permanenza. Operatori socio-sanitari saranno presenti 24 ore su 24, oltre a un presidio di medici afferenti all’associazione Medici Volontari onlus e uno sportello telefonico di sostegno psicologico.
Maran: Cerchiamo altre strutture, stiamo predisponendo una call
"Abbiamo lavorato duramente negli ultimi 10 giorni alla riconversione dell'Hotel Michelangelo e oggi siamo in grado di partire con un progetto che, a detta degli esperti, affronta uno dei punti più critici di questa fase del coronavirus: evitare i contagi familiari. Da oggi entrano i primi ospiti e capiremo anche se serviranno altri spazi, anche per questo stiamo predisponendo una call rivolta ad hotel e altre strutture per farci trovare pronti laddove le autorità sanitarie ritenessero necessario aumentare l'offerta", ha commentato l'assessore all'Urbanistica, Pierfrancesco Maran.