Coronavirus, ospedale in Fiera a Milano: ridimensionato il progetto, da 500 a 250 posti letto
I lavori dovrebbero finire entro questa settimana e l'inaugurazione dovrebbe avvenire già tra qualche giorno: parliamo dell'ospedale in costruzione alla Fiera di Milano voluto dalla regione Lombardia per assistere i pazienti malati Covid-19. L'annuncio è arrivato dal presidente della regione Lombardia Attilio Fontana che su Facebook ha comunicato con un post che "ci siamo", anzi "Ghe sem", in dialetto: l'ospedale dunque è quasi pronto. "Qualcosa di davvero grande. È la prova che le cose si possono fare e che la Lombardia non si ferma davanti a niente – ha scritto sul social – grazie a tutti coloro che ci hanno creduto e stanno lavorando per raggiungere un risultato straordinario".
Otto moduli pronti entro la settimana
I dettagli della nuova struttura verranno annunciati domani in una conferenza stampa che si terrà domani, martedì 31 marzo, alla presenza tra gli altri anche di Guido Bertolaso incaricato dalla Giunta di seguire e coordinare i lavori di costruzione dell'ospedale: il progetto iniziale che prevedeva circa 500 posti letti è stato poi ridotto a 400 fino ai 250 attuali. Ad oggi saranno sicuramente attivi otto moduli, ciascuno dei quali potrà accogliere sette pazienti. Gli altri saranno costruiti nei prossimi giorni mentre questi inizieranno a essere messi in funzione: a gestire la struttura e il personale sanitario sarà il Policlinico di Milano, mentre la maggior parte dei medici e degli infermieri (annunciati come oltre 1000) saranno quelli reclutati attraverso il bando della Protezione Civile. Non è chiaro quali pazienti ospiterà l'ospedale di MilanoFiera, se quelli provenienti da Milano e provincia o da altre città lombarde. Il costo totale? Circa 10 milioni di euro per l'allestimento, così come specificato dal presidente di Fondazione Fiera Milano Enrico Pezzali, che oltre a mettere a disposizione gli spazi del Padiglione 1 e del Padiglione 2 ha anche coperto parte delle spese necessarie: fondi che la regione Lombardia ha cercato altrove, da finanziatori esterni, privati. Un super progetto avviato in piena emergenza e che nel suo fattività si è ridimensionato e che ora dovrà essere collocato nella stessa emergenza in base a quelle che sono le esigenze.
Un ospedale di riferimento per l'intero paese
Gallera ha fatto sapere che i primi pazienti arriveranno "tra domenica e lunedì" e ha spiegato il "coordinamento scientifico" dei padiglioni "sarà affidato al professor Antonio Pesenti", direttore dell'Anestesia e rianimazione del Policlinico di Milano. Proprio al Policlinico è stata assegnata la proprietà dei moduli di degenza, la ricerca e l’assunzione del personale, la realizzazione degli impianti e la gestione complessiva di quello che sarà a tutti gli effetti un nuovo reparto dell’ospedale esistente. "Non abbiamo voluto creare un lazzaretto, non abbiamo voluto creare capannoni con brandine dove mettere quelli che non avevano più speranze e dovevano morire – aveva spiegato a inizio progetto Guido Bertolaso – al contrario: vogliamo combattere fino in fondo, fino all'ultima goccia di sangue, di sudore e di fatica che ci metteremo per riuscire a vincere questa drammatica guerra tutti insieme".