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Coronavirus, morto il giurista Piero Schlesinger: maestro del diritto, guidò la Popolare di Milano

Il giurista Piero Schlesinger, storico docente di diritto e presidente della Popolare di Milano, è morto in ospedale a Milano per complicanze legate al coronavirus. Ad annunciare la scomparsa del professore, che avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 19 maggio, è stata l’Università Cattolica di Milano. Generazioni di studenti hanno studiato sul suo manuale di diritto privato.
A cura di Simone Gorla
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È morto sabato scorso a Milano, all'età di 89 anni, per complicanze in ospedale legate al coronavirus il giurista Piero Schlesinger, storico docente dell'Università Cattolica e presidente della Popolare di Milano. Generazioni di studenti hanno studiato sul suo manuale di diritto privato.

Ad annunciare la scomparsa del professor Schlesinger, che avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 19 maggio, è stata l'Università Cattolica di Milano. Il rettore Franco Anelli, che fu suo allievo, l ricorda così: "Carissimo Maestro, nel momento del distacco, di questi tempi ancor più straziante, nell’affollarsi continuo e confuso, lieto e insieme doloroso, dei ricordi di oltre tre decenni vissuti come tuo allievo, domina su tutte un’immagine: quella del momento in cui, conferendomi la laurea, mi tendesti la mano accogliendomi al tuo insegnamento, cambiando per sempre la mia vita. Il mio sforzo di inseguire il modello che sei stato non finisce oggi, non finirà mai".

Schlesinger dopo la laurea in Giurisprudenza all’Università di Torino, iniziò nel 1956 l’attività accademica all’Università di Urbino e due anni dopo venne chiamato dal rettore e fondatore della Cattolica, padre Agostino Gemelli, a ricoprire la cattedra di Istituzioni di diritto privato, insegnamento impartito per oltre un trentennio. Assieme all’attività accademica Schlesinger ha svolto quella di avvocato in ambito societario e ricoperto incarichi apicali in istituti bancari. In particolare dal 1971 al 1993 è stato quasi ininterrottamente presidente della Banca Popolare di Milano.

Dal 1979 al 1990 è stato presidente del Centro italiano di ricerche e d'informazione sull'economia delle imprese pubbliche e di pubblico interesse. Ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana (1976) e la Medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte (1979). Lega il suo nome al celebre manuale di Diritto privato, del quale è stato autore con il collega Andrea Torrente, su cui si sono formate tante generazioni di studenti.

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