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Coronavirus Milano, il virologo Pregliasco: “Bresso, Cologno e Sesto prossime zone rosse”

La battaglia di Milano comincia dall’hinterland nord: Bresso, Cologno Monzese e Sesto San Giovanni sono la nuova trincea per fermare il contagio del nuovo coronavirus. In tutti e tre i comuni i dati dei contagi sono in forte crescita. Ieri la giornata più drammatica per la Lombardia: 546 le vittime registrate in un solo giorno.
A cura di Redazione Milano
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Il coronavirus continua ad allargare le aree di contagio in Lombardia e ora preoccupano i dati che arrivano dall'hinterland nord di Milano. Nelle ultime ore un'impennata di casi positivi è stata registrata a Bresso, Cologno Monzese e Sesto San Giovanni, che potrebbero diventare presto la prossima trincea della lotta al virus. "L'onda del coronavirus si sta spostando – ha spiegato il virologo Fabrizio Pregliasco, intervistato su Canale Italia, – La nuova ‘zona rossa' in Lombardia potrebbe essere quella di Bresso, Cologno Monzese e Sesto San Giovanni. Siamo in trepida attesa per i dati dei contagi su Milano e l'hinterland, dove c'è una intensa attività industriale proprio come a Bergamo, Brescia e Lodi".

Quella che ormai è stata ribattezzata la "battaglia di Milano" per arginare la diffusione del virus comincia da qui. E i dati diffusi ieri purtroppo non lasciano spazio a interpretazioni. I pazienti nell'area a Nord di Milano sono ormai più di 600. A Bresso i contagi sono 125 e sono 17 i decessi accertati, mentre a Cologno Monzese i contagiati sono 141, e 8 le persone decedute. Non va meglio a Sesto San Giovanni sono 125 contagiati. Ma i casi potrebbero essere di più: come nel resto della regione sono molti i cittadini con sintomi compatibili posti in isolamento domiciliare e monitorati, a cui non è ancora stato fatto il tampone per accertarne la positività.

In Lombardia 25.515 contagiati e 3.095 morti: questo l'ultimo drammatico aggiornamento nel bollettino diffuso ieri. “Sono i giorni più difficili”. Sono 546 le vittime registrate in un solo giorno nella giornata di sabato 21 marzo. "Gli esperti ci avevano detto che i giorni più duri sarebbero stati sabato e domenica, il 13esimo e 14esimo giorno dall'introduzione delle misure di contenimento ed è vero. I dati sono tutti in forte crescita", ha spiegato l'assessore Gallera in conferenza stampa, "speriamo che quanto fatto possa portarci presto a una riduzione dei contagi, dobbiamo continuare a essere estremamente diligenti, più vediamo aumentare i casi e più dobbiamo essere determinati".

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