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Coronavirus Milano, fondi per buoni spesa bastano fino a luglio: “Priorità a famiglie senza sussidi”

A Milano i fondi per i buoni spesa per le famiglie in difficoltà dovrebbero essere sufficienti per coprire un periodo di tempo di quattro mesi, da aprile a luglio. “Daremo priorità alle famiglie povere che non godono di alcuna forma di sostegno al reddito” ha spiegato Gabriele Rabaiotti, assessore milanese alle Politiche sociali e abitative “a cui si deve aggiungere un altro target non ancora emerso di persone che, a causa dell’emergenza, hanno perso il lavoro, non hanno forme di protezione e hanno una famiglia a carico”.
A cura di Simone Gorla
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I fondi ricevuti dal Comune di Milano per i buoni spesa dedicati alle famiglie in difficoltà, previsti nello stanziamento da 400 milioni del governo, dovrebbero essere sufficienti per coprire un periodo di tempo di quattro mesi, garantendo un aiuto alle persone più fragili da aprile a luglio.

Coronavirus, a Milano copertura per i buoni spesa fino a luglio

Lo ha reso noto Gabriele Rabaiotti, assessore milanese alle Politiche sociali e abitative, spiegando i primi passi che Palazzo Marino ha avviato per l'organizzazione degli aiuti alimentari ai nuclei famigliari più impoveriti dalla crisi coronavirus: “Stiamo lavorando per capire in fretta come individuare i beneficiari del Fondo e come veicolare il contributo, se attraverso voucher o attraverso pacchi alimentari. Pensiamo di indicare come periodo di copertura 4 mesi, da aprile a luglio".

Priorità alle famiglie che non hanno già sostegno al reddito e sussidi

Rabaiotti ha chiarito che gli aiuti, sotto forma di buoni o prodotti alimentari, andranno prima alle persone che non sono già beneficiarie di altri aiuti, come il reddito di cittadinanza e i sussidi del comune. "Daremo priorità alle famiglie povere che non godono di alcuna forma di sostegno al reddito, a cui si deve aggiungere un altro target non ancora emerso di persone che, a causa dell’emergenza, hanno perso il lavoro, non hanno forme di protezione e hanno una famiglia a carico. Nei prossimi giorni definiremo il quadro”.

Sul tema del sostegno alle categorie più fragili si è espresso anche Pierfrancesco Majorino, ex assessore milanese alle Politiche sociali, oggi europarlamentare. "Ci vuole il reddito d'emergenza, pure al Nord. Ci sono tantissimi cittadini che hanno perso il lavoro, lo perderanno, non si vedranno rinnovati i contratti", ha dichiarato, "questa crisi, che sarà ed è devastante, colpirà in maniera indiretta come sempre tutti ma si abbatterà su alcune categorie in particolare". Spero che non si faccia l'errore di non vedere che ci sono e ci saranno tantissimi che non si riusciranno a pagare l'affitto o non avranno i mezzi per arrivare a fine mese"

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