Coronavirus, l’annuncio di Conte: il governo chiude la Lombardia
Nuove misure restrittive per l'Italia, lo ha annunciato questa sera il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: da domani rimarranno aperti solo negozi di alimentari, presidi medici e forze dell'ordine mentre tutto il resto sarà chiuso. Non ci sarà il blocco dei trasporti ne una rimodulazione, come ipotizzato in un primo momento, mentre le industrie resteranno aperte ma solo se saranno garantiti i protocolli di sicurezza. Nuove restrizioni dunque per l'Italia per contenere l'emergenza Coronavirus e limitare ulteriori contagi. Tecnicamente si chiama “lockdown”, e stabilisce che nessuno, fino al 25 marzo, potrà più muoversi da casa, se non per uscite contingentate per fare la spesa, per andare a lavorare o per gravi motivi sanitari.
Fontana: Coronavirus si contrasta solo con misure rigorose
Una misura che coinvolge anche la Lombardia che proprio quest'oggi aveva chiesto al governo nuove restrizioni per contenere l'epidemia che sta mettendo in ginocchio la sanità lombarda. "Ha prevalso il buon senso. Il Coronavirus si può contrastare solo con misure rigorose – il commento del presidente lombardo Attilio Fontana alle misure annunciate questa sera da Conte – sono certo che non solo i lombardi, ma tutti gli italiani, valuteranno positivamente questo provvedimento". Il governatore ha aggiunto che gli italiani hanno la consapevolezza che i sacrifici di oggi sono necessari per ripartire più forti domani.
Anche in Lombardia restano dunque aperti solo i servizi emergenziali e di urgenza, i negozi di alimentari (anche quelli all'interno dei centri commerciali), farmacie e parafarmacie e i punti vendita di generi di prima necessità. Chiudono invece tutte le attività commerciali al dettaglio, dei centri commerciali, di bar, ristoranti, pub, alberghi e agriturismi, oltre che di mercati all'aperto e al chiuso. Le richieste di ulteriori restrizioni da parte della Lombardia vanno a integrare il Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri dell'8 marzo 2020, quello che aveva istituito un'area a contenimento rafforzato per l'epidemia da Covid-19 in Lombardia e altre 14 province. Col decreto del 9 marzo le misure erano poi state estese a tutta Italia.