Coronavirus, la psicosi svuota i ristoranti cinesi: a Milano un pranzo solidale contro i pregiudizi
Per far fronte alla psicosi da coronavirus, il virus che ha colpito la provincia di Wuhan, in Cina, e ha provocato quasi 200 vittime, oltre a circa settemila infezioni, è stato organizzato per domani – venerdì 31 gennaio – a Milano, un pranzo "solidale" a cui prenderanno parte l’assessore alle Politiche del lavoro, Attività produttive e Commercio, Cristina Tajani, il segretario generale di Confcommercio Milano Marco Barbieri, e il consigliere di Confcommercio Milano e referente per l’imprenditoria straniera Francesco Wu che saranno a tavola insieme "per sensibilizzare i cittadini contro fake news e pregiudizi diffusi".
Coronavirus, la psicosi svuota i ristoranti cinesi: Meno 20 per cento di clienti
"Le ripercussioni maggiori di questa psicosi che si è diffusa anche in Italia le stiamo avendo nella ristorazione. Nelle ultime 24-48 ore a Milano e nell'hinterland abbiamo registrato un buon 20 per cento in meno di presenze. Mentre sulle altre attività le conseguenze sono molto marginali", ha spiegato Luca Sheng Song, presidente dell'Unione Imprenditori Italia Cina, intervistato dall'agenzia Agi. I locali gestiti da cinesi nel capoluogo lombardo accusano il colpo. Un problema per le oltre 1.500 attività nella ristorazione gestite da titolari cinesi.
Pranzo solidale con l'hashtag #nonabbiamopauradeicinesi
Il pranzo andrà in scena al ristorante "Ramen a Mano" in via Lomazzo verso le 12. Un gesto importante che vuole mitigare la paura da infezione del virus – che non ha ancora un caso accertato in Italia – e arginare il più possibile le notizie false che possano aumentarla. Inoltre, l'appuntamento servirà anche per dare un segnale forte e di condanna a tutti i pregiudizi nutriti nei confronti della comunità cinese milanese e non solo, visti i casi di razzismo già verificatisi dove cittadini orientali sono stati insultati e presi di mira. Il più recente, è stato registrato a Cesano Boscone (Milano), dove un ragazzino a un ragazzino di 13 anni è stato augurato di "prendersi il coronavirus" durante una partita di calcio. In quell'occasione, il sindaco del comune – sentito da Fanpage.it – aveva condannato "l'indifferenza degli adulti". Le iniziative per limitare quanto più possibile la paura dei cittadini cinesi sono diverse. Nelle ultime ore, lo stesso Francesco Wu ne ha lanciata una, creando un hashtag ad hoc, #nonabbiamopauradeicinesi, spiegando: "È un'idea per combattere la fobia, la discriminazione e la psicosi irrazionale verso i cinesi".