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Coronavirus, in Lombardia stop a vaccinazioni di neonati e bambini. Pediatri: “Messaggio sbagliato”

L’emergenza coronavirus in Lombarda ha fermato anche le vaccinazioni di neonati e bambini. Le Asst hanno avvertito le famiglie spiegando che gli appuntamenti già presi saranno rimandati. La decisione – che segue lo stop a operazioni chirurgiche e interventi ambulatoriali non urgenti -non è piaciuta ai pediatri. “È un messaggio sbagliato”, sostiene Rinaldo Missaglia, segretario del sindacato dei medici pediatri di famiglia (Simpef).
A cura di Simone Gorla
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Oltre agli interventi chirurgici  e alle prestazioni ambulatoriali non urgenti, in Lombarda per l'emergenza coronavirus si sono fermate anche le vaccinazioni di neonati e bambini. Una decisione che non è piaciuta ai pediatri, che lo ritengono "un messaggio sbagliato".

Stop alle vaccinazioni per i neonati, critici i pediatri lombardi

In seguito alla diffusione del contagio, da un paio di settimane le Ats e Asst della Lombardia hanno fermato le vaccinazioni di neonati e bambini. I centri stanno chiamando le famiglie per sospendere le sedute programmate e rimandarle. La decisione, presa per ragioni di sicurezza e per liberare risorse per le altre attività urgenti, non è piaciuta a Rinaldo Missaglia, segretario del sindacato dei medici pediatri di famiglia (Simpef). "I centri vaccinali del territorio lombardo sono stati chiusi – ha commentato -, stanno chiamando per sospendere le sedute vaccinali che verranno rimandate in tutta la regione. Ma è un messaggio che non ci piace questo". Secondo Missaglia si tratta di una questione "che potrebbe essere risolta con la giusta organizzazione. Noi pediatri di famiglia saremmo disponibili a supportare il sistema pubblico, anche nella veste di vaccinatori".

Oltre alle vaccinazioni, aggiungono i pediatri, "ci sono anche i controlli di crescita e bilanci di salute che si dovrebbero fare sui bambini nati in queste settimane" e che si stanno rimandando in molti casi. "Quando possibile li facciamo venire in ambulatorio in un ambiente protetto ma sicuramente avremo la coda quando questa situazione di emergenza finirà.

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