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Coronavirus, in Lombardia contagi salgono a 1254: “Dimessi i primi due guariti della zona rossa”

Aumenta in Lombardia il totale dei contagiati dal coronavirus, che sale a 1254, così come il numero dei ricoverati (478 pazienti) e delle persone in terapia intensiva (127). I dati aggiornati sull’emergenza sono stati resi noti dalla giunta regionale, in una conferenza stampa svolta in diretta video in attesa dei risultati dei tamponi dopo che l’assessore Mattinzoli è risultato positivo. Aumentano i pazienti dimessi e trasferiti in isolamento a domicilio: sono 139, tra cui anche le prime due persone che sono uscite dal Sacco che arrivavano dalla zona rossa.
A cura di Simone Gorla
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Il totale delle persone positive al coronavirus in Lombardia sale a 1254, sono ricoverati 478 pazienti a cui vanno aggiunti 127 persone in terapia intensiva. I positivi asintomatici sono 472 e i decessi sono saliti a 38. Sono i dati aggiornati dell'emergenza coronavirus in Lombardia comunicati dall'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera.

Dimesse i primi due guariti della zona rossa, torna a casa la collaboratrice di Fontana

Le ultime persone decedute a causa del coronavirus, ha spiegato, "sono tutti anziani di età tra gli 80 e i 94 anni e con patologie correlate". Ci sono però anche buone notizie. Aumentano i pazienti dimessi e trasferiti in isolamento a domicilio. "Sono 139, tra cui anche le prime due persone che sono uscite dal Sacco che arrivavano dalla zona rossa. Sono i primi malati della zona rossa guariti e tornati a casa". Il governatore Attilio Fontana ha poi annunciato che anche la sua collaboratrice risultata positiva al virus sta meglio e potrà tornare a casa: "Sta per essere dimessa in queste ore. Poi tornerà a casa sua ma è praticamente guarita e in attesa dell'ultimo tampone. Sono molto contento per lei, siamo sulla strada giusta".

Più posti in terapia intensiva, nuovi macchinari e aiuto da sanità militare

Per l'emergenza Coronavirus "stiamo incrementando a circa 200 i posti in terapia intensiva", ha spiegato Gallera. "Questo ci consentirà di reggere l'urto" dei nuovi pazienti contagiati che presumibilmente arriveranno nelle prossime ore. Gallera ha aggiunto che è in corso l'acquisto di particolari macchinari medici, simili a caschi, in grado di aiutare i pazienti a respirare: "Spesso il paziente ha bisogno di assistenza respiratoria ma non di una terapia intensiva. Gli esperti ci dicono che metà dei pazienti curati con questi macchinari non hanno bisogno di terapia intensiva".

Ospedali dedicati al coronavirus a Lodi, Seriate, Crema

I nuovi macchinari saranno destinati a Lodi, Seriate, Crema. Le strutture diventeranno dedicate al covid-19: i reparti di medicina stanno diventando pneumologie e virologia.  L'ospedale di Crema, in particolare, "è uno di quelli sotto pressione ma sta reagendo al meglio e lo stiamo aiutando", ha sottolineato l'assessore.

Gallera ha spiegato che la Regione ha chiesto aiuto alla sanità militare. "Io e l'assessore alla protezione civile, Pietro Foroni, abbiamo scritto oggi una lettera al ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, per avere tutti i rappresentanti della sanità militare. Abbiamo già registrato la sua disponibilità e oggi partita lettera ufficiale".

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Fontana: Ho apprezzato i complimenti di Pompeo e dell'Oms

Il governatore Fontana ha detto di aver apprezzato "le espressioni positive" rivolte dal segretario di Stato degli Usa, Mike Pompeo, e dalla Organizzazione mondiale della sanità per le misure assunte in Lombardia. "Ho avuto colloquio con il ministro della Salute Roberto Speranza per fare il punto sull'emergenza, mi ha detto che vuole venire nei prossimi giorni a Milano", ha aggiunto Fontana. Il governatore era in collegamento video durante la conferenza stampa, come tutti gli altri membri della giunta: una precauzione necessaria dopo che l'assessore Alessandro Mattinzoli è risultato positivo al virus.  "Sta meglio, sta uscendo dalla febbre che aveva, posso dire che presto tornerà qui con noi a combattere insieme", ha spiegato Fontana.

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