Coronavirus, in Lombardia 37.298 contagi e 5.402 morti: Milano supera Brescia con 7.469 casi
Resta più alto degli ultimi giorni il numero dei nuovi contagiati da Coronavirus in Lombardia, dovuto – come spiegato anche dal presidente Attilio Fontana – alla maggiore quantità di tamponi effettuati. I nuovi contagi, infatti, non sono tutti ricaduti sugli ospedali e i rispettivi pronti soccorso, ma riguarderebbero molte persone ricoverate nelle case di riposo. Come comunicato dall'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, ad oggi, venerdì 27 marzo, in Lombardia risultano un totale di 37.298 casi confermati (più 2.409 rispetto ai 34.889 di ieri). Sono 11.137 i ricoverati in ospedale (più 456). I pazienti in terapia intensiva sono 1.292 (ieri il dato era di 1.263). Il totale dei dimessi sale a 8.001 (più 162). I decessi toccano quota 5.402, in aumento di 541 unità nelle ultime 24 ore. Questi i dati del bollettino della Lombardia.
I contagi provincia per provincia: Milano supera Brescia
Dopo il forte incremento di contagi registrato ieri nella provincia di Milano, che l'aveva portata appena 9 unità sotto i casi positivi di Brescia – seconda provincia più colpita d'Italia dopo Bergamo -, anche oggi il trend in rialzo per il capoluogo lombardo si conferma. Con i dati aggiornati, la città metropolitana di Milano supera per casi positivi la provincia di Brescia. Si contano in totale 7.469 positivi (più 574), di cui 3.009 (più 261) in città. A Bergamo si registrano invece 8.060 casi (più 602), di cui 994 (più 62) in città, Brescia 7.304 (più 374), di cui 1.123 (più 61) in città, Cremona 3.496 (più 126), Lodi 2.006 (più 38), Pavia 1.712 (più 27), Mantova 1.398 (più 148), Como 816 (più 54), Sondrio 362 (più 37), Monza Brianza 1.948 (più 198), Varese 711 (più 209), Lecco 1.210 (più 51). A Codogno si registra un caso in più di contagio.
La rassicurazione di Fontana: Più contatti perché fatti più tamponi
Questa mattina, in occasione del consueto punto stampa con i media, il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha voluto chiarire i motivi secondo cui ieri i dati relativi ai nuovi contagi fossero aumentati così tanto rispetto ai giorni precedenti. "Ieri quando ho fornito il dato avevo a disposizione il numero, non l'elaborazione – ha dichiarato il numero uno della Lombardia -. Poi nel pomeriggio è stato chiarito che erano aumentati i tamponi" e che "soprattutto nei giorni precedenti erano stati elaborati alcuni dati in meno che si erano quindi sommati a quelli di ieri. Quindi direi che siamo ancora in linea". Il presidente lombardo ha poi detto che "parlando con uno statistico mi faceva notare come comunque, all'interno di una stabilizzazione, può capitare che in un giorno ci sia un picco, ma che conferma la stabilizzazione".