Coronavirus, il sindaco di Nembro ai cittadini: “Sono positivo, continuerà a lavorare da casa”
Il sindaco di Nembro Claudio Cancelli è risultato positivo al test per il nuovo coronavirus. In Italia sono oltre mille ad oggi i contagiati e ventinove le vittime. Il primo cittadino del comune in provincia di Bergamo, ha scelto di comunicarlo direttamente ai suoi concinttadini: "La situazione dei casi a Nembro vede sempre qualche nuovo positivo, ma per ora non c'e' una crescita esponenziale dei numeri per fortuna – ha scritto il sindaco sui social – Ringrazio l'Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo che ha immediatamente disposto sul territorio tutte le attività di tutela e prevenzione. Ats è in contatto con la mia giunta per definire le iniziative di prevenzione più opportune".
Le parole del sindaco di Nembro ai suoi concittadini
Insomma la macchina continuerà a procedere ma il sindaco, dovrà continuare a seguire da casa le operazioni di prevenzione e contenimento del contagio, oltre che la normale amministrazione del comune: "Sto bene, ho avuto due giorni con qualche linea di febbre che da ieri non c'è più e sono in isolamento da giovedì mattina coi primi sintomi. È giusto che lo sappiate da me piuttosto che dagli organi di stampa. Sono sereno e sono attivo nel seguire le attività del Comune, anche se ovviamente da casa nella mia camera di isolamento. Tutta la giunta, i consiglieri e i dipendenti comunali sono costantemente impegnati. Siamo una squadra forte, coesa e determinata. Quindi il vostro Sindaco è qui e vuole guardare al nostro futuro di comunità con speranza. Il periodo è difficile, ma dobbiamo avere tutti fiducia nella nostra capacità di ripresa".
Coronavirus: contagiato anche un cronista dell'Eco di Bergamo
In tutto in provincia di Bergamo sono 110 i casi confermati, di cui 25 proprio a Nembro. È di poco fa la notizia che a risultare positivo è anche un cronista dell'Eco di Bergamo. Da quanto si apprende il giornalista sta in buone condizioni di salute e l'editore ‘azienda ha predisposto "gli accorgimenti necessari per continuare a far uscire il giornale, a cominciare dal telelavoro per chi è abilitato".