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Coronavirus, il sindaco di Castiglione d’Adda: “Siamo senza mascherine e non ci dicono nulla”

“Il problema fondamentale è che la nostra gente, che finora è stata collaborativa, adesso inizia a essere irrequieta. Ha bisogno di uscire, andare in farmacia o a fare la spesa. Io dico loro di mettere le mascherine, ma non ne abbiamo abbastanza. Come si fa?”. Costantino Pesatori, sindaco di Castiglione d’Adda, raggiunto da Fanpage.it spiega che il clima nella sua città rischia di diventare sempre più pesante, la popolazione si sente lasciata sola e mancano le informazioni sui casi di contagio e sulle persone in quarantena: “Non ci hanno comunicato nulla, nessun dato, zero”.
A cura di Simone Gorla
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"Il problema fondamentale è che la nostra gente, che finora è stata collaborativa, adesso inizia a essere irrequieta. Ha bisogno di uscire, andare in farmacia o a fare la spesa. Io dico loro di mettere le mascherine, ma non ne abbiamo abbastanza. Come si fa?". Costantino Pesatori, sindaco di Castiglione d'Adda, raggiunto da Fanpage.it spiega che il clima nella sua città rischia di diventare sempre più pesante, mentre la popolazione si sente lasciata sola e mancano le informazioni sui casi di contagio e sulle persone in quarantena.

Com'è la situazione a Castiglione, avete un bilancio dei casi positivi?

Non lo so, perché non ci hanno comunicato nulla. A parte i primi sei casi iniziali non ho più saputo nulla: quanti sono, chi è isolato.

Nessuno si è fatto vivo?

Ieri dopo, il mio primo appello, sono riuscito a mettermi in contatto con il capo della protezione civile Borrelli e con il prefetto. Sono state risolte alcune questioni pratiche. Ma a livello di comunicazione non sappiamo niente. Persone decedute, nuovi casi: apprendiamo tutto dai giornali.

Si sente ancora lasciato solo?

Io non pretendo di sapere i nomi, ma almeno quanti casi e se ci sono decessi. Ho saputo dal telegiornale la situazione della signora mia compaesana trovata positiva in Liguria. Il primo tema è la preoccupazione dei cittadini, evitare la psicosi. Mi telefonano tutti per sapere se è vero che questo o quello è contagiato.

Quali sono i principali problemi da affrontare?

Non so dirle, tanti piccoli problemi. Ci chiamano persone isolate in casa e ci chiedono aiuto. Abbiamo attivato il Coc (Centro operativo comunale ndr) con l'aiuto della protezione civile. Stiamo fronteggiando tante emergenze, anche le cose stupide diventano un problema. Abbiamo persone ricoverate in ospedale fuori dalla zona rossa, a cui servono indumenti e effetti personali, ma i parenti non glieli possono portare perché sono bloccati. Anche a questo siamo pensando.

Ci sono tentativi di superare i blocchi passando per i campi?

No, perché Castiglione ha un varco solo, non abbiamo vie secondarie. I nostri non riescono a uscire attraverso i campi, al massimo arrivano a Codogno o in altri comuni della zona rossa.

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