Coronavirus, Fontana: “Trovati i medici, ripartono i lavori per l’ospedale da campo a Bergamo”
I lavori per l'ospedale da campo a Bergamo riprenderanno al più presto. Lo ha confermato il governatore lombardo Attilio Fontana. "Siamo riusciti a recuperare un gruppo di medici per rendere efficiente ed efficace l'ospedale. C’è un'assoluta volontà di realizzarlo". La situazione nella bergamasca è drammatica. Sono centinaia i deceduti e nella serata di ieri una lunga colonna di camion ha portato via dalla città decine di bare.
Riprendono i lavori per l'ospedale da campo a Bergamo
"Finché non avevamo la certezza di avere i medici era inutile realizzare una cattedrale nel deserto. Nel pomeriggio l’assessore Gallera annuncerà la ripresa dei lavori", ha spiegato Fontana. "Non c'è alcun ripensamento sulla realizzazione dell'ospedale da campo, che per la Regione rimane una delle priorità", aveva ribadito l'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera. "Abbiamo stabilito, in questa fase – ha sottolineato – che la messa in funzione delle strutture sanitarie esterne ai presidi ospedalieri tradizionali sia strettamente connessa al reperimento di medici, infermieri e operatori aggiuntivi, che non possono essere sottratti dalle corsie e dagli altri reparti".
Il caso sollevato dal sindaco Giorgio Gori
Il caso era stato sollevato mercoledì sera dal sindaco di Bergamo, Giorgio Gori. "Attenzione: la situazione è molto critica, servono idee chiare – ha denunciato il primo cittadino – Ieri la Regione Lombardia ha dato il via libera alla realizzazione dell'ospedale da campo alla Fiera di Bergamo. Il Governatore Fontana ha scritto al ministro Speranza e al Capo della Protezione Civile, quest'ultimo ha ufficializzato la notizia e le istituzioni bergamasche sono state mobilitate. Gli ospedali, a partire dal Papa Giovanni XXIII, non ce la fanno più ed è assolutamente necessaria una struttura alleggerisca la pressione".
Il progetto dell'ospedale dell'Associazione Alpini prevede di un luogo di cura sub-intensiva per circa 100 pazienti e di assistenza pre-dimissione per altrettanti. Mobilitati gli alpini e – nei piani – 75 infermieri e 30 medici in arrivo dalla Cina per gestire la struttura.