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Coronavirus, Fontana: “Chiederemo al Governo di modificare ulteriormente il decreto”

In una conferenza stampa, convocata per oggi, giovedì 12 marzo, il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha ribadito che “il documento dell’ultimo decreto necessita di un riesame per via di alcune discrasie”, dopo averlo esaminato con i sindaci dei capoluoghi lombardi. “Il dialogo con il Governo – ha assicurato poi Fontana – prosegue per migliorare il documento stesso”. Tra i temi affrontati anche quello del lavoro e dell’emergenza a Bergamo, Brescia e Cremona.
A cura di Filippo M. Capra
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Il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana
Il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana

In una conferenza stampa, convocata per oggi, giovedì 12 marzo, il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha ribadito che "il documento dell'ultimo decreto necessita di un riesame per via di alcune discrasie", dopo averlo esaminato con i sindaci dei capoluoghi lombardi. "Il dialogo con il Governo – ha assicurato poi Fontana – prosegue per migliorare il documento stesso".

Fontana: Il decreto può essere migliorato

Il governatore lombardo ha poi sottolineato che "i due princìpi che abbiamo sempre avuto e continuiamo ad avere come punti di riferimento sono la tutela della salute dei cittadini e la salvaguardia dei lavoratori che continuano a lavorare perché parte di filiere imprescindibili per la nostra regione". A tal proposito, Fontana ha detto che "oggi sentiremo anche gli stakeholders per dare risposte ancora più chiare e precise ai lavoratori". Dal punto di vista dell'evoluzione dell'epidemia, Fontana ha confermato che "nonostante non abbiamo numeri definitivi, è in evoluzione. Dobbiamo tenere strette le maglie dei contagi e fare in modo che i cittadini si attengano alle normative imposte. Credo che con l'ultimo provvedimento si sia fatto un passo avanti sia nell'individuare altre limitazioni che nell'attrarre l'attenzione dei cittadini nel fare qualcosa in più".

Lavoro e Coronavirus, come fare? Fatte richieste economiche al Governo

Non c'è poi stato margine per i cronisti presenti di sapere cosa vada corretto nel decreto attuale: "Non ve lo posso dire – ha spiegato Fontana -. Forse abbiamo interpretato male noi alcuni passaggi o si è spiegato male il Governo, sono cose terminologiche. Alcuni ambiti, invece, non sono stati presi in considerazione e vogliamo capire se c'è disponibilità ad intervenire". Un altro punto su cui fare chiarezza è il contenimento del contagio rapportato al lavoro che prosegue in alcune fabbriche: "Dobbiamo tenere vivo il tessuto produttivo – ha continuato il governatore – per evitare problemi una volta finita l'emergenza. Abbiamo fatto richieste economiche precise al Governo per sostenere tutti i lavoratori e ora attendiamo risposte. Proprio per questo motivo non sospenderemo i mezzi pubblici del tutto, ma ogni territorialità li modificherà secondo le proprie necessità".

Bergamo e Brescia le più colpite. A Cremona situazione in lieve miglioramento

Infine, un focus sulla situazione delle province più colpite dal Coronavirus e sugli ospedali in emergenza: "Bergamo e Brescia restano le più attenzionate a cui diamo più aiuto. Stessa cosa per i loro ospedali. A Cremona la situazione rimane pesante anche se si è lievemente alleggerita – ha rivelato Fontana -. Questo perché alcuni pazienti sono stati trasferiti, nuovi medici sono arrivati e forse la situazione si è un po' stabilizzata". Per il futuro bisognerà attendere che le norme del decreto facciano il loro effetto, mentre per il recupero dei posti letto "ci stiamo impegnando – ha concluso Fontana – con la Protezione civile che deve darci delle risposte. Intanto assumiamo nuovi specializzandi".

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