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Coronavirus, treni pieni e pendolari ammassati: “E la regola sul metro di distanza?”

Passeggeri stipati nel vagoni, alla faccia delle indicazioni sanitarie contro il coronavirus e della distanza di sicurezza di almeno un metro raccomandata per scongiurare il contagio. Alcune fotografie scattate da pendolari lombardi e condivise su Facebook testimoniano come su alcuni treni regionali la calca sia tornata ai livelli pre-emergenza. La scorsa settimana il numero dei viaggiatori era calato del 60 per cento, tanto che Trenord aveva comunicato la modifica del servizio con una riduzione del servizio su alcune linee.
A cura di Redazione Milano
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Alla faccia di tutte le raccomandazioni, le norme per evitare gli assembramenti e la regola del metro di distanza da mantenere per ridurre il rischio di trasmissione del coronavirus. Alcune fotografie scattate da pendolari lombardi e condivise su Facebook testimoniano come su alcuni treni regionali la calca sia tornata ai livelli pre-emergenza. Sorgono spontanee le preoccupazioni di chi è costretto a viaggiare. La scorsa settimana, dopo le misure per contenere la diffusione del virus, si era registrato un crollo delle presenze a bordo, con un meno 60 per cento di viaggiatori. Trenord aveva quindi comunicato alcune modifiche al servizio, valide fino all'8 marzo, tra cui la riduzione del numero delle corse su alcune linee.

Treni affollati, i pendolari: Regole sugli assembramenti non rispettate

"Chissà cosa ne pensa Regione Lombardia di queste foto e delle condizioni di viaggio in cui le regole sugli assembramenti e sul metro di distanza non sembrano del tutto rispettate", si chiede in un post il comitato dei pendolari bergamaschi. "Non tutti possono permettersi smart working per sempre e utilizzo di auto aziendali. E i mezzi non sembrano così vuoti", si legge, "allora un pochino di attenzione sulle composizioni e sui flussi servirebbe. Visto che per accorgersi di una diminuzione di passeggeri ci avete messo meno di 24 ore, ora attendiamo quanto ci metterete per rendervi conto di queste situazioni".

Servizio Trenord ridotto fino all'8 marzo

In seguito alle misure per il contenimento del coronavirus, nei giorni scorsi sui treni lombardi è stato rilevato un calo dell’affluenza del 60 per cento. Trenord ha quindi confermato il servizio ridotto anche nella settimana dal 2 all’8 marzo.

In particolare, su rete Ferrovienord sono previste le seguenti modifiche:

·      le corse della linea S2 Milano Rogoredo-Passante-Mariano Comense non saranno effettuate. I viaggiatori possono utilizzare i treni della linea S4 Camnago-Cadorna e i servizi del Passante ferroviario.

·      le corse della linea S12 Melegnano-Milano Bovisa non saranno effettuate. I viaggiatori possono utilizzare i treni della linea S1 Saronno-Lodi.

·      il servizio della linea S3 Saronno-Milano Bovisa-Milano Cadorna sarà sospeso dalle ore 9 alle ore 22. I viaggiatori possono utilizzare i treni della linea S1 Saronno-Lodi e le linee regionali per il collegamento Saronno-Milano Cadorna.

·      subiranno modifiche con la riduzione di alcune corse anche le linee S9 Saronno-Seregno-Albairate; Milano Cadorna-Novara Nord; Milano Cadorna-Varese-Laveno; Milano Cadorna-Como Lago; S4 Milano Cadorna-Camnago.

Verni (M5s): Corse ridotte e vagoni affollati, Regione intervenga

“Trenord ha diminuito le corse senza un reale monitoraggio dei bisogni dei lombardi e costringe pendolari e viaggiatori lombardi a vagoni per sardine per il sovraffollamento: è esattamente il contrario di quanto prescritto dai decreti”. Lo afferma in una nota Simone Verni, consigliere regionale del M5S Lombardia. “Non tutti possono permettersi di lavorare da casa – prosegue Verni -. Chiediamo a Regione Lombardia e all’assessore regionale ai Trasporti Claudia Terzi di richiamare immediatamente l’azienda a una maggiore attenzione alla composizione dei convogli e al flusso dei passeggeri. Trenord ci ha messo mezzo minuto a decidere di risparmiare, ma i servizi devono essere garantiti e non può mettere pendolari e viaggiatori a rischio sovraffollamento”.

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