Coronavirus, anche a Milano applausi dai balconi per i medici e gli infermieri degli ospedali
La lotta al Coronavirus continua. Tutti, tra i cittadini, i medici e le istituzioni, sono stati chiamati a dare il loro supporto nella battaglia che sta mettendo in ginocchio il Paese. Ognuno a seconda di quello che possono e devono fare. Chi deve restare a casa, chi resterà in corsia, invitando gli altri a restare a casa, e chi prende le decisioni migliori per aiutare lo Stivale in questa delicata fase della sua storia.
Applausi dai balconi per medici e infermieri
E se le Istituzioni stanno cercando di gestire l'emergenza con nuove misure e investimenti per il lavoro e la sanità, i dottori, allo stremo in diversi ospedali, non arretrano di un centimetro per curare tutti coloro che sono rimasti contagiati dal Coronavirus. La lotta è tutt'altro che facile, ma con l'aiuto anche dei cittadini potrà essere vinta nel minor tempo possibile. Proprio questi ultimi, confinati a casa almeno sino ai primi di aprile, stanno dando un supporto quasi invisibile, ma fondamentale. Restare a casa è l'unico modo che si ha per arginare la diffusione del virus ed evitare a medici e infermieri di vedersi riempiti i reparti di nuovi pazienti positivi. Non solo, però. Perché in tutta Italia, Milano compresa, i cittadini hanno organizzato un flash mob domiciliare per dare ulteriore carica al personale sanitario in prima linea. L'omaggio, andato in scena oggi, sabato 14 marzo, in tutto il Belpaese alle 12, ha portato migliaia di persone ad affacciarsi dalle finestre e sui balconi per applaudire simbolicamente il coraggio dei medici. Le persone si sono "radunate" e hanno battuto le mani per qualche minuto. Il giusto ossequio per chi è stato chiamato a mettere in campo tutte le proprie conoscenze e capacità, senza limiti di tempo. Un applauso alle migliaia di medici e infermieri italiani, emblema della resistenza all'epidemia.