Coronavirus, a Roncadelle coppia torna dalla Cina e chiude il negozio: “Ci imponiamo la quarantena”
"Siamo tornati dalla Cina il 1 febbraio, per sicurezza faremo una pausa di quattordici giorni, il negozio riaprirà il 17 febbraio". È il gesto di una coppia di negozianti di origini cinesi di Roncadelle, nel Bresciano, che dopo essere rientrata da un viaggio in patria all'inizio di febbraio ha deciso di auto imporsi una "pausa di 14 giorni per sicurezza", una sorta di quarantena preventiva anche senza aver fatto i controlli e naturalmente, senza essere stati contagiati dal Coronavirus.
Coronavirus, coppia di negozianti torna dalla Cina e chiude per due settimane: "Pausa per sicurezza"
"La coppia in questione in maniera responsabile e volontaria ha deciso di rispettare quanto indicato dal Ministero: l’adozione della permanenza volontaria, fiduciaria, a domicilio fino al completamento dei 14 giorni successivi all’uscita delle aree a rischio", ha commentato l’amministrazione comunale del sindaco Damiano Spada, che ha fatto sapere di aver allertato le autorità incaricate per avere indicazioni sul comportamento più idoneo da adottare.
La scelta dei negozianti, evidentemente dettata dalla volontà di non far correre nessun rischio a clienti e concittadini, ha comunque provocato alcune polemiche politiche e un certo allarmismo. La leghista Elisa Regosa, candidata alle elezioni comunali 2020, è subito partita all'attacco parlando di "una situazione che lascia qualche dubbio, visto il momento delicato che stiamo attraversando". "Dopo aver trovato questo biglietto fuori da un’attività di Roncadelle – ha aggiunto -, ho deciso di chiamare il sindaco Spada, Ats e il Comune di Roncadelle. Nemmeno a loro è arrivata la segnalazione. Nessuno sapeva nulla”.
I concittadini: Gesto dimostra l'attaccamento alla comunità
Molti altri concittadini hanno invece visto con favore il gesto dei negozianti. Sono molti i commenti positivi sotto la comunicazione pubblicata su Facebook dal comune di Roncadelle. "Sono loro cliente e li reputo persone molto per bene. Li ringrazio per questa loro presa di coscienza e gli auguro ogni bene. A loro va la mia solidarietà in questa situazione catastrofica", ha scritto Stefano Salvadori. "Un grande grazie a loro per questo gesto sicuramente non necessario, ma che dimostra grande attaccamento alla comunità", ha commentato un altro cittadino, Davide Bassini.