Coronavirus, a Milano centri per senzatetto affollati: palestra trasformata in nuovo dormitorio
Centinaia di persone senza dimora sono a rischio nei giorni dell'emergenza coronavirus. Succede soprattutto nelle grandi città e Milano, dove il numero dei contagi da covid-19 è in crescita costante, deve fare i conti con i molti senzatetto che non possono vivere in condizioni di sicurezza e seguendo le indicazioni delle autorità sanitarie. Uno dei problemi è l'affollamento dei centri, dove è difficile garantire le distanze di sicurezza e gestire gli spazi comuni senza mettere a rischio la salute. Per questo il Comune di Milano con la cooperativa ‘Spazio aperto servizi', la Protezione civile ed Emergency ha allestito un nuovo dormitorio all'interno del centro sportivo Saini.
Coronavirus, a Milano aperto nuovo un nuovo dormitorio per i senzatetto
Circa cento persone sono state trasferite qui da Casa Jannacci, il centro di accoglienza per i senzatetto di viale Ortles. "Abbiamo allestito questo centro per persone senza dimora presso il centro Saini di via Corelli, cercando di creare un ambiente che sia il più accogliente possibile anche in una situazione complicata", racconta Giovanni Raulli, direttore d'area della cooperativa Spazio aperto servizi. "Un centinaio di senzatetto sono già stati trasferiti qui e nei prossimi giorni ne arriveranno altri 60. Stiamo alleggerendo la situazione a Casa Jannacci che prima dell'emergenza ospitava oltre 500 persone".
Rabaiotti: Apriremo un'altra struttura la prossima settimana
"Settimana scorsa è partito il piano di alleggerimento della più grande struttura che abbiamo a Milano", spiega l'assessore milanese alle Politiche sociali Gabriele Rabaiotti: "Grazie alla collaborazione con le associazioni, con Milanosport che gestisce il Saini e con l'assessora allo Sport Roberta Guaineri stiamo trasferendo una parte degli ospiti. Un'altra struttura sarà aperta la prossima settimana all'interno dello scalo di Porta Romana. È un'importante operazione di tipo preventivo che ci consente di controllare meglio che le persone non escano dalle strutture e di avere all'interno più tutele e precauzioni per i lavoratori e gli ospiti.