Coronavirus, a Lecco contagiato un dipendente delle Poste: 12 colleghi in quarantena
Nuovo caso di Coronavirus a Lecco. Ad essere risultato positivo al tampone, dopo aver accusato i primi sintomi del Covid-19, un uomo originario di Calolzio e dipendente dell'ufficio postale di via Dante a Lecco. L'uomo, secondo quanto riporta la testata locale "La Provincia", dopo essersi sentito male si è recato al pronto soccorso dell'ospedale Manzoni: lì i medici lo hanno sottoposto al tampone che ha rivelato la positività al Coronavirus, che in Lombardia ha infettato oltre 900 persone, la metà circa delle quali si trovano a casa senza particolari sintomi. Il dipendente delle Poste si trova adesso ricoverato in quarantena nel nosocomio lecchese: si tratta del secondo caso a Lecco dopo quello che aveva coinvolto un dipendente della Snam originario di Cassago Brianza.
Oggi uffici postali chiusi
Dopo la notizia della positività del dipendente delle Poste sono scattati i controlli su tutti i suoi colleghi: 12 persone in totale sono state sottoposte a tampone e si trovano in isolamento domiciliare in attesa dei risultati del test. Gli uffici di via Dante nella mattinata di oggi, lunedì 2 marzo, resteranno chiusi per poter essere sottoposti a trattamenti di sanificazione. Già da domani dovrebbero riaprire, anche se non a pieno regime dal momento che bisognerà capire quanti addetti l'azienda riuscirà a smistare all'interno degli uffici, considerando che saranno diversi i dipendenti indisponibili.
In Lombardia sono oltre 900 i casi di Coronavirus
L'ultimo aggiornamento fornito nella serata di ieri dalla Regione Lombardia sull'emergenza Coronavirus parla di 984 casi positivi. Sono 406 le persone ricoverate in ospedale con sintomi della malattia, mentre 106 sono quelle ricoverate nei reparti di Terapia intensiva dei vari ospedali della regione. Per 375 persone è stato disposto l'isolamento domiciliare: si tratta di persone che non mostrano sintomi particolarmente gravi. Nel bilancio rientrano anche 73 persone guarite dalla malattia, dimesse e rimandate a casa. Purtroppo le persone morte dall'inizio dell'epidemia sono 31.