Coronavirus, 8 persone denunciate per aver cercato di fuggire dalla “zona rossa” del Lodigiano
Otto persone sono state denunciate dai carabinieri per aver cercato di fuggire dalla "zona rossa" del Lodigiano, ovvero l'area posta in isolamento per contenere la diffusione del Coronavirus. Delle otto persone denunciate, solo una aveva il permesso di lasciare momentaneamente il comune di residenza per motivi sanitari. L'uomo, un 58enne di Castiglione d'Adda, è stato però scovato in una banca a Firenze e da lì denunciato dai carabinieri toscani.
Cosa rischia chi esce (o cerca di uscire) dalla "zona rossa"
Le altre sette persone coinvolte, come confermato dai carabinieri di Lodi, hanno cercato di superare i posti di blocco ai varchi della zona rossa senza fermarsi allo stop intimato dai militari. Alcuni, hanno "preannunciato" la loro azione di fuga proprio dialogando con i carabinieri, altri invece hanno cercato di tirare dritto. Fermati e identificati, i sette sono stati denunciati sulla base dell'articolo 650 del codice penale e devono rispondere dell'inosservanza dei provvedimenti dell'autorità. Rischiano sino a 3 mesi di carcere o un'ammenda di 206 euro. Inoltre, per coloro che hanno forza il posto di blocco, potrebbe scattare la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale.
Chi sono le persone denunciate dai carabinieri
Secondo quanto raccolto, le altre sette persone denunciate – oltre al 58enne di Castiglione – sono un uomo di 33 anni e la sua compagna di 38 di origini romene che hanno residenza a Casalpusterlengo, e altri due loro concittadini di 43 e 46 anni residenti a Codogno a Trezzo d'Adda. Questi, avrebbe modificato un documento per il via libera al transito cambiando la targa del veicolo indicato. Le altre persone denunciate risultano essere un 48enne di origine marocchina residente a Senna Lodigiana, e due italiani di 33 e 80 anni rispettivamente residenti a Chignolo Po e Turano Lodigiano.