Cormano, spara al padre e alla compagna nell’azienda di famiglia, poi si toglie la vita
Tragedia familiare a Cormano, nell'hinterland di Milano, dove Maurizio Platini, di 43 anni, ha ucciso a colpi di pistola il padre Romano Platini di 64 anni, e la compagna Anita di 53 anni e poi si è tolto la vita. Pochi i dubbi sulla dinamica su quello che è avvenuto ieri sera all'interno dell'azienda di grafica pubblicitaria SeriCart, in via Zara, zona industriale del comune alle porte del capoluogo lombardo. A scoprire i corpi il fratello minore di Maurizio, preoccupato dal fatto che il fratello e il padre fossero inrintracciabili, e giunto così nell'azienda di famiglia poco prima della mezzanotte. Sul posto i carabinieri della compagnia di Sesto San Giovanni, mentre il pm del tribunale di Milano, Cristina Roveda, ha disposto l'autopsia sui cadaveri e aperto un fascicolo per appurare la dinamica dei fatti.
L'uomo avrebbe premuto il grilletto della sua 3,57 magnum contro il padre e la sua compagna, al culmine dell'ennesima discussione con il genitore. All'origine del gesto, da quanto si apprende, un profondo stato di sofferenza personale legato anche a problemi di natura economica connessi allo stato dell'impresa: i figli erano dipendenti del padre, mentre la proprietà era del padre e della sua compagna. Platini è stato trovato con il revolver ancora stretto nella mano. L'arma era legalmente detenuta dall'uomo. L'ipotesi al momento è quella dell'omicidio-suicidio per questioni economiche legate ai conti dell'azienda.