Coppia acido, si riapre processo a Boettcher. Martina Levato in aula da testimone: “Nuove prove”
Tornerà in aula Alexander Boettcher per il processo di appello per le aggressioni con l'acido a Stefano Savi e Giuliano Carparelli. Gli avvocati sono decisi a dare battaglia, dopo la condanna in primo grado a 23 anni. Con Boettcher tornerà in aula anche Martina Levato, l'ex fidanzata con cui, secondo quanto appurato dai giudici, avrebbe pianificato e realizzato le aggressioni con l'acido ai danni i Savi, Carparelli e di Pietro Barbini.
Levato, che si trova in carcere come Boettcher dal dicembre 2014, arrestati in fragranza dopo aver sfigurato Barbini, si presenterà questa volta non nella veste d'imputata ma in quella di testimone. Sarebbe decisa a parlare per presentare "nuove prove e nuove circostanze", anticipate in un memoriale già acquisito dalla Terza sezione della Corte d'Appello di Milano, che aggraverebbero la posizione dell'ex compagno. Dal canto suo la difesa presenterà come testimoni il personale dei carceri di San Vittore e Bollate per dimostrare il percorso di recupero del loro assistito da detenuto.
Boettcher e Levato, che avrebbero compiuto le aggressioni per ‘purificare' Martina dalle relazioni sessuali con i giovani aggrediti, hanno avuto anche un bambino nato in carcere lo scorso 15 agosto 2015 e dato nel frattempo in adozione. Sull'adozione del minore entrambi i genitori naturali, privati della patria potestà hanno fatto ricorso, chiedendo che venga riconosciuto il loro diritto ad essere genitori.