Milano, il ricovero di un bambino costa troppo e i medici decidono per alzata di mano

Clinica pediatrica De Marchi a Milano, un punto di riferimento in tutta Italia per oltre 200 malattie gravi. Nel bilancio annuale però i conti non tornano e l'ospedale rischia di andare in rosso. E così, a dicembre in una riunione, arriva la raccomandazione, per tutti, si spendere meno così da non sforare e chiudere il bilancio in pareggio. Dopo poche ore arriva la richiesta di ricovero di un bambino egiziano di un anno. Ha una grave malattia, un'immunodeficienza ereditaria, e i medici intuiscono che per curarlo le spese sono tante: quasi 50 mila euro. Il reparto che dovrebbe prenderlo in cura ha già sforato di 100mila euro il bilancio e perciò i medici si interrogano e si chiedono se accettare o meno il bambino. Riunioni su riunioni, poi l'ultima, quella decisiva, avviene in reparto, per alzata di mano. La decisione presa è di ricoverare il bambino.
È la storia raccontata oggi su Corriere.it, un episodio che lascia aperta una domanda, la stessa che si sono fatti i medici durante la votazione: “Possibile che nel servizio sanitario un medico debba trovarsi a fare scelte di questo tipo? Pesare la vita di un bimbo in relazione alle spese per salvarlo?”. “Sono al corrente di quanto accaduto e ho sostenuto i medici nella decisione dando la copertura sanitaria richiesta” spiega, sempre al Corriere, il direttore dell'ospedale Basilio Tiso. “Con lo sforzo di tutti, amministratori, direzione strategica dell’ospedale, medici e infermieri, questa situazione si sta risolvendo. Ma se i fondi continueranno a diminuire – sottolinea – è indispensabile una profonda riforma del sistema sanitario”.