Comune di Milano contro le sale slot, Tar lo blocca: “Avversione contro il gioco”
La decisione del Comune di Milano di chiudere una sala slot e scommesse perché troppo vicina a scuole e chiesa nel febbraio scorso è illegittima. Lo ha stabilito la prima sezione del Tribunale amministrativo regionale lombardo ritenendo l'azione dell'amministrazione comunale dettata solo da avversione contro il gioco. "I provvedimenti dell'amministrazione sono connotati da un'istruttoria carente, indotta da mere presunzioni che costituiscono espressione di una aprioristica avversione nei confronti del gioco e delle scommesse. Tanto da porre in secondo piano il fatto che nella specie si trattasse di una attività regolarmente autorizzata dal questore" scrivono infatti i giudici del Tar nella sentenza. La decisione riguarda la prima struttura chiusa dal Comune di Milano dopo l’ordinanza comunale anti slot ma potrebbe avere ripercussioni anche sule altre decisioni analoghe successive.
La battaglia legale sulle slot
Attorno all'esercizio commerciale di via Cimarosa si è scatenata da tempo una battaglia giudiziaria tra la società della sala scommesse e il comune che va avanti da mesi e nessuno sembra intenzionato a cedere. Come ha annunciato l'assessore all'Urbanistica, Ada Lucia De Cesaris, Palazzo Marino infatti farà ricorso al Consiglio di Stato conto al sentenza del Tar. "Ci ha già dato ragione una volta: riteniamo, dati alla mano, che ci sia una grave emergenza ludopatia a Milano, la salute dei cittadini è uno dei nostri obiettivi primari" ha spiegato l'assessore meneghino ideatore del regolamento che aumenta il numero di luoghi sensibili in città e vieta l'apertura di sale gioco e scommesse a meno di 500 metri da ognuno di essi.