Como, il bimbo morto dopo esser stato dimesso dall’ospedale ucciso da un’infezione

I primi risultati dell'autopsia eseguita sul corpo di Liam, bimbo di 4 mesi morto nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi a Como, hanno dato una prima risposta: sarebbe stata un'infezione a ucciderlo. Adesso si attende che la magistratura faccia ulteriore chiarezza per capire se la morte del piccolo, deceduto all'ospedale Sant'Anna da dove soltanto poche ore prima era stato dimesso, poteva essere evitata. Nelle parole dei familiari del bambino, originario come la famiglia di un paesino nel Comasco, Grandate, non c'è rabbia, ma solo desiderio di giustizia: "Noi vogliamo soltanto chiarezza, non certo vendetta", ha riferito al quotidiano La Repubblica uno degli zii di Liam.

I parenti: "Non potevano trattenerlo qualche ora in più?"

Certo, è difficile non interrogarsi sul perché di una tragedia al momento inspiegabile. Liam era stato portato dai genitori al pronto soccorso pediatrico dell'ospedale mercoledì pomeriggio, con una forte tosse e febbre alta. Dopo essere stato visitato da una pediatra era stato dimesso con la prescrizione di una cura antibiotica. Poi, poche ore dopo il ritorno a casa, l'improvviso peggioramento e un nuovo, disperato viaggio in ospedale. Dove però il piccolo Liam non ce l'ha fatta. "Non potevano trattenerlo qualche ora in più?", è la domanda che lo zio del piccolo si pone. Un dubbio che probabilmente in queste ore sta attanagliando i pensieri di tutti i parenti del bambino e probabilmente anche i medici che lo hanno preso in cura. E a cui l'inchiesta della magistratura cercherà di dare una risposta.