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Como, guardia di finanza sequestra 200mila luminarie natalizie non in regola

Oltre 200.000 luminarie non conformi agli standard di sicurezza previsti dalla normativa comunitaria e nazionale sono state sequestrate dagli agenti della guardia di finanza di Como: erano in vendita all’interno di un negozio gestito da cittadini cinesi. Le luci riportavano il marchio CE ma erano prive della documentazione richiesta.
A cura di Chiara Ammendola
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Le luci sequestrate dalla guardia di finanza
Le luci sequestrate dalla guardia di finanza

I militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Como hanno sequestrato oltre 200mila luminarie non conformi agli standard di sicurezza previsti dalla normativa comunitaria e nazionale. Il blitz scattato nell'ambito dei servizi a tutela del mercato e del consumatore predisposti in occasione delle festività natalizie e di fine anno, è avvenuto all'interno di un negozio nella zona commerciale di Castelmarte, gestito da cittadini cinesi: al suo interno erano esposte per la vendita luminarie natalizie e tubi decorativi che, per quanto riportassero il marchio CE, erano privi della documentazione prevista dalla legge. Per questo il titolare è stato denunciato.

Sequestro di non etichettato nel Comasco

Sempre nel Comasco, la guardia di finanza di Olgiate Comasco ha sequestrato nella mattinata di ieri oltre una tonnellata di generi alimentari non sicuri e privi delle informazioni essenziali da fornire ai consumatori, pronti per finire sulle tavole in occasione delle festività. La merce, in vendita in due negozi di alimenti di provenienza estera fra Lonato e Mozzate (Como), era priva di etichettatura in lingua italiana: la normativa impone infatti l'obbligo di fornire al consumatore "informazioni precise, chiare e facilmente comprensibili" e, ovviamente, nella "lingua dello Stato in cui l'alimento è commercializzato". In alcuni casi, le Fiamme Gialle hanno accertato che sull’etichetta dei prodotti sequestrati non erano riportati nemmeno gli ingredienti contenuti, non consentendo quindi di individuare la presenza di allergeni o di altre sostanze potenzialmente dannose. Ai titolari dei due esercizi sono anche state elevate sanzioni.

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