Como, accoltellato per uno schizzo d’acqua alla festa di Veniano: morto il 25enne Hans Junior Krupe
Un ragazzo di 25 anni, Hans Junior Krupe, nato in Italia da genitori olandesi, è stato ucciso a coltellate a Veniano, in provincia di Como, mentre era in corso la festa del paese. Il giovane è stato trovato agonizzante nella tarda serata di domenica nei pressi del parco comunale, in via Nazione italiana, attorno alle 22.20. È stato soccorso e trasportato d'urgenza in codice rosso all'ospedale Sant'Anna di San Fermo della Battaglia (Como), dove è morto poco dopo per arresto cardiaco. I carabinieri di Cantù nella notte hanno portato in caserma L.G., cittadino di Fenegrò, 47 anni, che è stato poi arrestato nelle prime ore del mattino con l'accusa di omicidio e porto abusivo di arma bianca
La lite per uno schizzo d'acqua della fontanella
Secondo quanto ricostruito dai militari, l'omicidio è scaturito da una lite per futili motivi. Un banale diverbio scaturito tra i due a seguito di episodi in cui la vittima aveva importunato l’autore del reato, in particolare gettandogli addosso dell’acqua nei pressi di una fontanella. Tutto è avvenuto in una zona isolata dal parco cittadino, lontano dal punto dove era in corso la festa del Giugno Venianese che ogni anno anima il piccolo centro di circa tremila abitanti vicino ad Appiano Gentile. Alcuni testimoni hanno detto di aver visto una certa agitazione e persone che scappavano, ma di non aver sentito grida. Il 25enne è stato trovato a terra, cosciente ma incapace di chiedere aiuto, con una profonda ferita da arma da taglio al fianco. I paramedici hanno cercato di rianimarlo sul posto, prima della corsa verso l'ospedale comasco. Tutti gli sforzi sono però risultati vani. La giovane vittima lavorava per l'azienda di carico e spedizioni Ups.
Arrestato un 47enne residente a Fenegrò
L'indagine dei carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Cantù, comandati dal capitano Francesco Coratti, condotte con i militari delle stazioni di Appiano Gentile e di Fino Mornasco, hanno permesso di individuare e fermare in poche ore il presunto assassino. Attraverso l'analisi dei sistemi di video-sorveglianza della zona e le testimonianza dei testimoni, i militari hanno localizzato il 47enne che nel frattempo si era allontanato dalla scena del crimine ed era tornato a casa. I carabinieri lo hanno trovato nella sua abitazione con i vestiti ancora sporchi di sangue e con l'arma utilizzata per commettere il delitto, un coltello a serramanico. Sia gli abiti che la lama sono stati sequestrati. L'uomo ha quindi ammesso spontaneamente le sue responsabilità ed è stato quindi arrestato in flagranza di reato e condotto al carcere di Como in attesa di convalida dell'arresto.