Coltivavano marijuana in casa per consumo personale. Scarcerati: “È una filosofia di via”
Due giovani ex fidanzati milanesi di 25 anni, sono stati scarcerati, dopo essere stati arrestati lo scorso venerdì, dagli agenti di polizia del commissariato Ticinese per aver trasformato una stanza dell'abitazione di lei in una piccola piantagione di marijuana. A tradirli il forte odore dell'erba messa da essiccare che si percepiva fin dal pianerottolo. Se l'accusa chiedeva gli arresti domiciliari, il giudice della Quarta sezione penale del tribunale di Milano, al termine dell'udienza per direttissima, ne ha disposto invece la liberazione senza ulteriori misure restrettive, in attesa dell'udienza fissata per il prossimo 6 giugno.
I giovani, durante l'udienza, hanno rivendicato l'uso personale della marijuana coltivata, negando di essere coinvolti in qualsiasi modo in attività di spaccio. In particolare la ragazza, secondo quanto riportato da la Repubblica, ha affermato che per lei "assumere marijuana in modo sporadico e consapevole è una filosofia" e di assumerla "un vaporizzatore elettronico, del tutto simile a una sigaretta elettronica, che elimina gli effetti negativi della combustione". Se fosse approvata la proposta di legge sulla depenalizzazione della coltivazione il consumo di marijuana, in discussione in parlamento, che prevede fino ad un massimo di cinque piante, i due ragazzi si troverebbero nella legalità.