Cidiesse compie 30 anni: ha aiutato duecento ex detenuti minorenni a trovare lavoro
Era il 1989 quando nel laboratorio della chiesa di Santa Croce di via Giuditta Sidoli a Milano nasceva la Cidiesse (Cooperativa di Solidarietà Sociale). Obiettivo dei fondatori era dare vita a un percorso formativo efficace e strutturato per riuscire, attraverso la dignità del lavoro, ad accompagnare i minori sottoposti a provvedimenti penali verso una nuova identità sociale. Da allora sono passati 30 anni e Cidiesse ha seguito più di 200 inserimenti lavorativi con una media di 7 percorsi formativi all’anno attivati.
Dalla pena al reinserimento sociale attraverso il lavoro: il modello di Cidiesse
Un percorso in cui la produzione industriale di quadri elettrici altamente specializzati rappresenta il mezzo e non l’obiettivo finale. Cidiesse calibra i percorsi educativi sulla reale capacità delle persone e – citando Goethe – trattandole "come se fossero ciò che dovrebbero essere e aiutandole a diventare ciò che sono capaci di essere". Il risultato dopo tre decenni è che in media 9 ragazzi su 10 non cadono in recidiva di reato, contro una media nazionale per gli ex-detenuti che si attesta al 70%.
Un laboratorio nel carcere Beccaria e uno in viale Monza
Dal 2013 la cooperativa ha aperto un suo laboratorio all’interno del carcere minorile Beccaria di Milano dove accoglie i minori ancora carcerati iniziando da subito l’attività di recupero. Dopo un primo breve periodo, li assume con un regolare contratto di lavoro in qualità di soci-lavoratori e, come tali, dopo la loro scarcerazione continuano presso il Laboratorio esterno di Cidiesse il proprio percorso educativo fino al completamento. Nel 2018, Cidiesse, grazie ai finanziamenti avuti dalle Fondazioni Cariplo, Fondazione Peppino Vismara, e Fondazione S. Zeno ha acquisito il nuovo laboratorio di viale Monza 338, una struttura di 1000 mq che consentirà di ospitare contemporaneamente fino a 10 ragazzi.
Lavoro, tecnologia, solidarietà e inclusione sociale
"Lavoro, tecnologia, solidarietà e inclusione sociale sembrano parole in contraddizione tra loro, ma per noi rappresentano ancora oggi la chiave del successo in una società che tende ad emarginare anziché includere", sottolinea Antonio Baldissarri, presidente di Cidiesse. "Sono trent’anni che lottiamo affinché tanti giovani possano avere un’altra possibilità. Questa è la nostra missione e questa resta sempre la nostra vera priorità. È una lotta fatta di contrasto ai pregiudizi, ai luoghi comuni, non solo della gente, ma spesso anche dei nostri stessi utenti che in qualche modo si sono rassegnati a vivere il ruolo di emarginati per sempre. La nostra forza sta proprio in questo lottare a oltranza contro la rassegnazione e il perbenismo che ci circondano, perché una vita recuperata vale più di qualsiasi difficoltà"