video suggerito
video suggerito

Ciclisti travolti e uccisi da un ubriaco a Verolanuova: l’investitore perse il padre in un incidente

L’uomo accusato di duplice omicidio stradale per aver travolto e ucciso due uomini aveva perso il padre 14 anni fa in un incidente stradale. È questo il dettaglio emerso nelle ultime ore sulla tragedia di Verolanuova, dove sono morti due ciclisti di 70 e 67 anni. L’investitore, al momento dello schianto, era ubriaco al volante.
A cura di Filippo M. Capra
51 CONDIVISIONI
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Sabato non ha distrutto solo i cari delle vittime che ha investito travolgendole con la sua auto, ma anche i propri. Mirko Gianesini, l'uomo di 35 anni di Verolanuova che ha ucciso due pensionatiFrancesco Bianchi, 70 anni, e Gianfranco Vicardi, 67 anni – in sella alla propria bicicletta, è ora in carcere con l'accusa di duplice omicidio stradale, e rischia di essere condannato alla pena massima prevista, 18 anni. Un ennesimo dolore enorme per la madre e i fratelli di Gianesini che 14 anni fa persero il marito e il padre in un incidente stradale. Emanuele Gianesini, infatti, morì nell'agosto del 2005 a causa di una carambola della propria vettura che impattò frontalmente contro un tir. Aveva 52 anni.

Il suo tasso alcolemico era tre volte superiore al consentito

Mirko Gianesini era ubriaco fradicio al momento dell'investimento dei due ciclisti. L'etilometro aveva infatti calcolato che il tasso alcolemico presente nel suo sangue fosse di gran lunga superiore al consentito, pari a circa 1,82 grammi per litro, salito a 2 grammi per litro una volta rifatti gli esami in ospedale. Ciò significa che la quantità di alcol in corpo era tre volte superiore al limite massimo concesso dalla legge. Ed è probabilmente proprio per questo che mentre guidava la su Volvo, poi scopertasi senza assicurazione e revisione, non ha avuto la prontezza di evitare i due ciclisti che pedalavano lungo via San Rocco a Verolanuova, travolgendoli. Per i due pensionati non c'è stato nulla da fare, sono morti sul colpo. Per giustificare il crimine, Gianesini aveva riferito di non aver visto le due persone poiché "accecato dal sole": questo non gli ha evitato le manette e l'incarcerazione nella struttura detentiva di Canton Mombello. In giornata dovrebbe essere ascoltato dal giudice per le indagini preliminari nell'interrogatorio per la convalida del fermo.

51 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views