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“Chiesa pedofila”: il Duomo di Milano ancora obiettivo di un vandalo

Nella notte tra il 7 e l’8 dicembre un vandalo ha scritto con un pennarello “Chiesa pedofila splatter furti” di fianco all’ingresso principale del Duomo di Milano. La scritta è stata cancellata e si cerca l’imbrattatore: è stato ripreso dalle telecamere.
A cura di Federica Gullace
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Nuovo atto vandalico a Milano: dopo che, circa un mese fa, era stata imbrattata una delle porte del Duomo, ancora una volta la cattedrale, simbolo del capoluogo lombardo, è rimasta vittima di un delinquente. Questa volta, nella notte tra domenica – festa di Sant'Ambrogio, patrono di Milano – e lunedì, a fianco dell'ingresso è apparsa la scritta "Chiesa pedofila splatter furti". Immediato l’intervento degli esperti e del personale del Duomo, che dopo aver svolto tutti i rilievi necessari del caso hanno provveduto a cancellare la scritta. Fortunatamente, per farla era stato utilizzato un pennarello acrilico e di conseguenza è stato semplice rimuoverla.

Le telecamere hanno ripreso l'imbrattatore

Già in precedenza il Duomo era finito nel mirino di alcuni vandali. Lo scorso 6 novembre sulla centrale "Porta di Maria", portone in bronzo contenente alcuni bassorilievi sulla Passione di Cristo, un writer aveva lasciato la sua firma con un bomboletta spray oltre ad altre scritte su una fiancata e sulle lamiere del cantiere sul lato di Palazzo Reale. Come in passato, anche stavolta le telecamere di sicurezza posizionate intorno alla cattedrale e quelle site intorno a piazza Duomo, hanno ripreso le immagini dell'imbrattatore in azione. Grazie alle immagini riprese le forze dell'ordine, che hanno già preso visione dei filmati, potranno presto giungere ad un responsabile. Per il momento, ciò che sembra essere certo è che non si tratti della stessa persona che imbrattò il portone la scorsa volta, data la grafia e lo stile completamente diversi. Potrebbe quindi non trattarsi di un writer. Dalla Veneranda Fabbrica, poche parole: "Con ogni evidenza, se nel caso della scritta di novembre l'obiettivo era deturpare un monumento, questa volta il vandalo ha semplicemente voluto lanciare un messaggio blasfemo".

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