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Chiede i soldi per le bollette non pagate: ucciso con un colpo di fucile

Omicidio a Vigevano, nel Pavese, al termine di una lite tra vicini di casa per il pagamento delle bollette dell’acqua. Il colpevole si è costituito.
A cura di Biagio Chiariello
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Sarebbe scaturito da una lite, il delitto avvenuto a Vigevano (Pavia), in via Belcreda. La vittima, uccisa con un colpo di pistola alla fronte, L.P., aveva  42 anni. Il presunto omicida si è consegnato, grazie anche alla mediazione della moglie, alla polizia poche decine di minuti dopo il delitto. G.G., ha 58 anni e vari precedenti con la giustizia, come per altro la vittima. Il corpo del 42enne è stato trovato in strada. Sul posto i medici del 118 e gli agenti del commissariato di Vigevano e della Questura di Pavia che non hanno potuto far altro che attestarne il decesso. In base a quanto ricostruito, l’uomo sarebbe stato colpito alla gola da un colpo sparato con un fucile a canne mozze ed è deceduto sul colpo. Sul luogo dell’omicidio non c’era però il killer. Era però presenta la sua convivente. La donna ha accettato di contattarlo e l'ha convinto a consegnarsi alle autorità. E così poco il 58enne è tornato sul posto e i poliziotti l'hanno condotto in commissariato.

Lite per bollette non pagate

Secondo le prime ricostruzioni, alla base dell’omicidio ci sarebbero dei dissidi per delle bollette dell'acqua non pagate. Sia l’abitazione del killer che quella della vittima sono servite da un unico contatore intestato al 42enne ucciso. Era lui a pagare tutto negli ultimi tempi. Il presunto assassino avrebbe dovuto dargli la sua quota ma sembra che non lo facesse da mesi. L.P. stava per staccare l'acqua a G.G. e così sarebbe iniziato il diverbio, degenerato in tragedia.

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