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Chef lodigiano morto a New York, scarcerata la donna accusata di averlo drogato quella notte

È stata scarcerata Angelina Barini, la donna di 41 anni arrestata per la morte dello chef lodigiano Andrea Zamperoni, ucciso da un mix letale di droghe nel Queens a New York il 18 agosto scorso. La prostituta italocanadese ha pagato la cauzione ed è tornata libera: ai giudici ha raccontato di essere stata costretta dal suo protettore a somministrare la droga al 33enne italiano.
A cura di Chiara Ammendola
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Andrea Zamperoni e la 41enne italocanadese Angelina Barini
Andrea Zamperoni e la 41enne italocanadese Angelina Barini

È tornata libera Angelina Barini, la donna di 41 anni che ha trascorso con lo chef Andrea Zamperoni le ultime ore della sua vita prima che l'uomo venisse ritrovato morto avvolto in una coperta in una stanza di un motel a New York. La prostituta italocanadese dopo quasi due mesi di detenzione è stata scarcerata dopo aver pagato la cauzione. Resta comunque l'unica indagata per la morte di quattro suoi clienti tra i quali lo chef originario di Casalpusterlengo in provincia di Lodi, ucciso da un mix letale di alcol, cocaina e Ghb, la cosiddetta ecstasy liquida conosciuta come droga dello stupro. Il suo corpo fu ritrovato la notte del 18 agosto, diverse ore dopo la sua scomparsa.

Angelina Barini dovrà ora ripresentarsi davanti alla corte federale di Brooklyn il 21 novembre per la nuova udienza: arrestata il 21 agosto scorso, le era sempre stata negata la scarcerazione su cauzione per il rischio di reiterazione dei reati. In queste settimana ha però continuato a proclamarsi innocente affermando di "essere stata costretta dal suo protettore a dispensare le dosi letali di droga", versione ritenuta credibile che per il giudice federale degli Stati Uniti. Mentre l'accusa continua a sostenere che la 41enne fosse d'accordo col suo protettore e uno spacciatore per somministrare la droga ai clienti, per poi derubarli. Se condannata Barini rischia da 20 anni di reclusione all’ergastolo.

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